La Bocca della Verità tra storia e leggende

Conosci tutta la storia della Bocca della Verità? Un gran mascherone di pietra a cui sono legate moltissime storie, leggende e miti...ecco i più affascinanti!
La Bocca della Verità è uno dei monumenti più iconici e affascinanti di Roma, un enigmatico mascherone in marmo pavonazzetto che da secoli incuriosisce viaggiatori, studiosi e appassionati di misteri. Collocata sotto il portico della chiesa di Santa Maria in Cosmedin, questa scultura, dal diametro imponente e dallo sguardo austero, ha attraversato i secoli alimentando leggende, racconti popolari e ipotesi storiche. La sua fama internazionale è esplosa nel dopoguerra grazie al celebre film “Vacanze Romane”, in cui Gregory Peck, accanto a una giovanissima Audrey Hepburn, inscenò una delle sequenze più memorabili del cinema: quella in cui finge di perdere la mano all’interno della Bocca, regalando al monumento un’aura ancora più magnetica. Ma la Bocca della Verità era celebre già molto prima che il grande schermo ne amplificasse il mito. Secondo una delle storie più antiche, si credeva che la Bocca potesse smascherare i bugiardi: chi mentiva, introducendo la mano nella sua apertura, rischiava di vederla tranciata di netto. Questa leggenda, tramandata nel tempo, ha reso il mascherone una sorta di arcaico “detector di verità”, temuto e rispettato. Non è chiaro quale fosse la sua funzione originaria: alcuni sostengono che fosse un’antica cloaca, altri un tombino sacro o una maschera utilizzata nei riti religiosi romani. La sua espressione severa e i tratti stilizzati, tuttavia, sembrano suggerire qualcosa di più simbolico: un monito silenzioso contro la menzogna e l’inganno. Oggi, la Bocca della Verità continua a essere un’attrazione irresistibile per turisti provenienti da ogni parte del mondo, che si mettono in fila per provare l’antico “test di sincerità” e scattare una foto con questo volto misterioso che sembra scrutarli nell’anima. È proprio questa fusione di arte, superstizione, cinema e storia a renderla così affascinante: un pezzo di marmo che, attraverso i secoli, ha saputo trasformarsi in leggenda vivente.

La Bocca della Verità
Le domande che sorgono spontanee sono tante: qual è la reale funzione di quest’oggetto decorativo? Da quanto si trova lì? È vero che davanti alla Bocca della Verità non si può mentire? Noi proveremo a rispondere a tutti questi quesiti, ma è pur sempre vero che molte delle storie dei monumenti di Roma sono intrecciate con leggente e miti…
Quel che sappiamo per certo è che la Bocca della Verità era, in tempi antichi, un tombino. In realtà sarebbe meglio chiamarlo “feritoia”, cioè una fessura che gli antichi romani usavano per osservare l’innalzamento del Tevere e intervenire tempestivamente prima che il livello dell’acqua si alzasse troppo, causando disastri naturali. Non a caso, il volto raffigurato è quello di una divinità. Le tesi su chi realmente raffiguri la Bocca della Verità sono diverse: c’è chi dice che è un personaggio della mitologia, chi invece afferma che si tratta di una divinità legata alle acque, chi invece vede nella Bocca della Verità il volto del diavolo… insomma, ognuno ci vede un po’ quello che gli pare. I cultori della storia romana dicono che la Bocca della Verità è l’incarnazione di un fauno o di un oracolo e che proprio per questo, è diventata simbolo della romanità (insieme alla lupa) e rappresenta la vera superstizione folkloristica che caratterizza la bellissima città eterna.
È però nell’XI secolo che questa maschera mistica viene usata per la prima volta come “macchina della verità” rudimentale. Si diceva, già allora, che infilando la mano o il volto alla bocca di pietra, questa si chiudesse se l’anima che vi aveva infilato la mano era posseduta dal diavolo. Proprio nel Medioevo la Bocca della Verità assume il significato che le diamo ancora oggi. È un significato magico, legato alla superstizione e quindi da prendere ovviamente alla leggera. Si dice che la maschera in pietra possa scoprire se la persona che le si trova davanti è un’anima buona e sta dicendo il vero. Questo si tradusse poi in tutta una serie di leggende legate alla quotidianità, dalle donne che commettevano adulterio ai bambini che rubavano il pane, fino a re e sovrani che volevano scoprire la fedeltà del proprio popolo.
Da qui, nacquero molte storie, racconti e leggende legate alla Bocca della Verità e anche agli astuti modi per raggirarla. Il più famoso è l’episodio della moglie e l’amante. Il racconto narra di questa donna, accusata di adulterio, che s’inventò un abile stratagemma per mentire di fronte alla Bocca della Verità e passarla liscia. Disse al suo amante di fingersi pazzo e di abbracciarla in pubblica piazza, di fronte allo sguardo del marito e di tutta la comunità. L’amante così fece, e lei, una volta arrivata di fronte alla maschera di pietra, disse a gran voce: “giuro di non aver mai abbracciato nessun’altro che non fosse mio marito o il pazzo che avete appena visto in piazza!”. La maschera ovviamente non poté chiudere la bocca sulla mano della donna, perché stava dicendo il vero, e il marito fu obbligato a crederle. Così la moglie riuscì brillantemente ad ingannare il marito, la Bocca della Verità e tutto il popolo di Roma.
Ad ogni modo, le leggende legate a questo monumento sono davvero tanto, tutte curiose e storiche. Sta di fatto che la Bocca della Verità è uno dei punti turistici più visitati di Roma e tutti, almeno una volta nella vita, dovrebbero provare a infilarci la mano. Anche i meno superstiziosi non potranno resistere alla tentazione!

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