Rokas Magic, il mago lituano che denuncia i finti artisti a Roma: “Pitturano su dipinti già finiti”.

Il prestigiatore lituano Rokas Magic ha scatenato un’allerta sui social media con i suoi video denuncia, smascherando una truffa legata ai finti artisti che vendono dipinti identici nei luoghi più iconici di Roma.

“Guarda come potresti essere ingannato a Roma, in Italia. Sii molto attento”, avverte Rokas nel suo video, che ha rapidamente conquistato quasi un milione di like. Il giovane mago, in visita nella Capitale, ha notato le numerose stampe vendute ai turisti in centro, ritraenti le principali attrazioni della città.

Rokas ha osservato con sospetto la somiglianza dei dipinti proposti dagli artisti di strada, che sembravano tutti troppo simili. Nel video, esprime i suoi dubbi sull’autenticità di queste opere, affermando che “pitturano su dipinti già finiti”. Avvicinandosi a uno di questi artisti, gli ha chiesto se il dipinto fosse una stampa o un originale, ottenendo una risposta fuorviante. Per verificare, ha sfregato un fazzoletto bagnato sul dipinto, confermando che si trattava di una fotocopia.

Il mago lituano ha svelato la truffa, mostrando come questi artisti ambulanti mentano sulla natura artigianale dei loro dipinti. Nel video, un venditore si è rifiutato di ammettere la frode e ha cercato di allontanare Rokas con la frase “My friend, please going”.

Rokas Magic, originario di una piccola città lituana, è un prestigiatore pluripremiato che si è esibito in tutta Europa e negli Stati Uniti. Oltre a smascherare la truffa dei finti dipinti, ha anche denunciato la pratica di vendere braccialetti da parte di ambulanti abusivi nel centro di Roma. Nel suo video, avverte i visitatori di non dare nulla a questi truffatori, poiché possono diventare aggressivi se non ottengono ciò che chiedono, anche dopo aver inizialmente proposto il loro prodotto come un regalo.

A Roma, si scatena la caccia al ladro elegante, un vero “gentiluomo” dei furti che sfoggia destrezza ed eleganza nel quartiere Trieste.

La sua particolare modus operandi, contrariamente ai ladri tradizionali, si basa sull’educazione e sull’approccio gentile. Sembrerebbe che abbia capito che le buone maniere possono essere uno strumento potente, tanto quanto una lama affilata. Nel quartiere Trieste e oltre, il ladro “gentiluomo” ha orchestrato colpi che sembrano impeccabili e che hanno lasciato le forze dell’ordine in difficoltà.

Il ladro, ancora sconosciuto, si presenta con un abbigliamento elegante e curato, tanto quanto la sua organizzazione nei furti. Assomiglia a un Lupin III in salsa romana. Nonostante le sue immagini siano state diffuse sui social media, sembra impossibile catturarlo. Ha già colpito in quartieri prestigiosi come viale Libia, via Pietro Mascagni e via Arrigo Boito. La sua attività di spionaggio preventivo è stata notata anche a Mezzocammino lo scorso aprile, quando esaminava serrature e raccoglieva informazioni per futuri colpi.

Le forze dell’ordine stanno cercando di fermare il “ladro gentiluomo”, ma la sua educazione apparente si è trasformata in una strategia da temere. Ciò che inizialmente sembrava cortesia ora è diventato motivo di diffidenza, e molte vittime si accorgono troppo tardi di essere cadute nella sua rete