Il Secondo tragico Fantozzi rievocato sui muri di Roma: “Scusi, chi ha fatto palo?”

A Roma, si fa omaggio a Fantozzi: appare una scritta sotto la finestra in cui ha preso un pugno in faccia. Durante l'incontro Inghilterra-Italia, l'atmosfera è elettrica: "Frittatona di cipolla, Peroni, tifo e rutto libero". A distanza di 47 anni da 'Il secondo tragico Fantozzi', il ricordo si materializza con una bomboletta spray. Tuttavia, sui social network qualcuno grida al vandalismo.
Il Secondo tragico Fantozzi rievocato sui muri di Roma: “Scusi, chi ha fatto palo?”.
A Roma, si fa omaggio a Fantozzi: appare una scritta sotto la finestra in cui ha preso un pugno in faccia.
Durante l’incontro Inghilterra-Italia, l’atmosfera è elettrica: “Frittatona di cipolla, Peroni, tifo e rutto libero”. A distanza di 47 anni da ‘Il secondo tragico Fantozzi’, il ricordo si materializza con una bomboletta spray. Tuttavia, sui social network qualcuno grida al vandalismo.
L’episodio iconico “Scusi, chi ha fatto palo?” è memorabile, ed evoca immediatamente il ricordo. Correva l’anno 1976, quando tutti i cinema italiani proiettavano ‘Il secondo tragico Fantozzi’. Adesso, a Roma, nel quartiere Prati, un murales all’angolo tra via di Monte Zebio e piazza del Fante celebra la scena.
Per coloro che non lo ricordano, ecco il contesto. Sono le 20:25, durante la serata di Inghilterra-Italia, “una partita valida per la qualificazione alla Coppa del Mondo”. Il piano del ragionier Ugo Fantozzi è meticolosamente organizzato: “Frittatona di cipolla, birra Peroni ghiacciata, tifo sfrenato e libertà di ruttare”.
Tuttavia, il programma del personaggio interpretato da Paolo Villaggio subisce un brusco contrattempo quando riceve la chiamata dal ragionier Filini. La signora Pina risponde alla chiamata e, dopo un compostissimo “obbediamo”, trasmette la funesta notizia al marito proprio mentre sta suonando l’Inno di Mameli: “Ugo, credo che non potrai guardare la tua partita stasera…”.
Fantozzi deve unirsi al resto del gruppo presso il dottor Ricciarelli, un dirigente cinefilo solito costringere i suoi impiegati a guardare interminabili film muti degli anni ’30. La serata della partita della Nazionale è sconvolta da un “film cecoslovacco”. Tuttavia, quasi come consolazione, il film è fornito di “sottotitoli in tedesco”.
Fantozzi perde i sensi. Ma si rialza, si veste e esce in strada. Roma è in sincronia con Wembley, l’incubo è diventato realtà, una dolorosa realtà. La radio in macchina non riceve bene il segnale, e così seguono il ragioniere fino a via di Monte Zebio.
Dopo aver tirato il freno a mano, arrampicandosi sui muri del quartiere Prati, Fantozzi prende un pugno in faccia e pronuncia la celebre domanda: “Scusi, chi ha fatto palo?”. La risposta è un cazzotto in pieno volto e l’altrettanto celebre “colpito da McKinley”.
Successivamente, dopo la “spaventosa sberla” del portiere e di Fantozzi, tutti si dirigono verso la proiezione. La radio viene confiscata dalle guardie assunte dal dottor Riccardelli. Tuttavia, c’è una piccola speranza: la copia del film cecoslovacco non è arrivata in tempo. Al suo posto, verrà proiettato “l’immortale capolavoro del maestro Serghei M. Einstein”, ovvero “La Corazzata Potëmkin”.
Il geometra Luciano Calboni sviene e quel film entra nella storia del cinema italiano.
A distanza di 47 anni, nonostante le voci che si levano sui social contro il vandalismo, i muri di Roma conservano il ricordo. Con una frase e un simbolo che, se osservato attentamente, sembra proprio la silhouette di Fantozzi.

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