Girare tutta Roma in un giorno: ecco 30 tappe imperdibili!

Girare tutta Roma a piedi in un giorno solo è impossibile! Ci sono però 30 tappe raggiungibili che non potete assolutamente perdervi!

Roma è grande, immensa! Per girarla tutta ci vorrebbe una macchina del teletrasporto. Non credete a chi vi dice che è possibile girare tutta Roma a piedi in un solo giorno: non sa quel che dice! La città è così grande e ricca di storia che anche se qualcuno riuscisse effettivamente ad avere abbastanza forza nelle gambe da girarla tutta a piedi, rischierebbe di fare un tour de force inutile e senza alcun approfondimento. Ci sono però 30 tappe che si trovano tutte (o quasi) nel centro storico della città e che si possono raggiungere comodamente a piedi, tenendo un passo sostenuto. Certo, se avete una sola giornata sconsigliamo di camminare tutto il giorno in lungo e in largo per vedere quante più cose possibili, meglio focalizzarsi sui monumenti e i luoghi più importanti per assaporarli con cura. Se invece siete di fretta ma non volete comunque rinunciare ad avere un assaggio fugace di questa bellissima città, questo è il percorso che vi consigliamo!

Partite dalla stazione di Roma Termini, lì vicino troverete la storica Porta Pia (1) e poco distante la Fontana di Trevi (2), Piazza di Spagna (3), poi dirigetevi verso i Fori Imperiali (4) e lì potrete scegliere se dirigervi verso il rinomato Colosseo (5) o Piazza Venezia (6). Potete anche decidere di andare prima al Colosseo e poi dirigervi all’Altare della Patria (7) ma non dimenticate che Roma è grande e quindi anche quella che sembra una passeggiata fra due monumenti storici è in realtà una bella camminata.

Dopo che avrete visitato l’Altare della Patria, scendete fino al Circo Massimo (8) e poi risalite il Tevere fino a incontrare Campo dei Fiori (9), la grande piazza sede di movida e bar con la musica sfrenata. Fate una veloce sosta al Museo Chiostro del Bramante (10) e un giro in Piazza Navona (11), poi continuate la vostra risalita fino al Pantheon (12). Avvicinatevi a Via del Corso (13) per comprare qualche souvenir e giungere a Piazza del Popolo (14).

Da Piazza del Popolo potete di nuovo scegliere: o salite sul Pincio, a Villa Borghese (15) e ammirate la bellezza di Roma dall’alto, oppure proseguite verso il Rione Prati, attraversando la centralissima Via Cola de Rienzo (16) e sbucando nella Città del Vaticano (17). Qui non può mancare una tappa in Piazza San Pietro (18) e una pausa-foto alla Cupola più famosa del mondo (19). Proseguite verso Castel Sant’Angelo (20) e fate una passeggiata sul Lungotevere (21). Durante la primavera le giornate assolate regalano una brezza piacevole e passeggiare guardando il fiume vi porta direttamente nel quartiere Trastevere (22) dove potrete ammirare la Chiesa di Santa Maria in Trastevere (23), dove si trova la “fons olei” (24).

Girovagate senza meta per questo splendido quartiere storico e se avete ancora un po’ di forza nelle gambe riattraversate il fiume: dirigetevi verso il Giardino degli Aranci (25) e date una sbirciata al buco nella serratura dell’Ordine di Malta (26), un’attrazione che incanta grandi e piccini. Da lì, scendete di nuovo verso Circo Massimo e infilate la mano nella Bocca della Verità (27), poi andate verso Piramide di Caio Cestio (28), che oltre ad essere una fermata della metro è anche un monumento in stile egizio con interni affrescati.

Da Piramide dirigetevi verso le Terme di Caracalla (29), un luogo magico e mistico. Sarà ormai giunta l’ora del tramonto e godersele con un panorama che s’intaglia su queste rovine è uno spettacolo senza tempo. Superate le Terme, finite il vostro percorso alla Domus Aurea (30), le rovine della favolosa villa dell’imperatore Nerone.

Piazza del Campidoglio e Piazza di Spagna: inaugurati i presepi.

Sono stati inaugurati oggi il presepe di Piazza del Campidoglio e quello pinelliano in Piazza di Spagna.

Come riporta Roma Capitale, sul Colle capitolino, lo svelamento dell’opera è stato accompagnato dall’esibizione della Banda Musicale della Polizia Locale di Roma Capitale.

A Piazza di Spagna torna una tradizione avviata nel 1965 e realizzata con le statuine dello scultore leccese Antonio Mazzeo e la scenografia immaginata dal pittore romano Angelo Urbani, detto il Fabbretto, realizzata poi dallo scenografo Vincenzo Confidati e completamente ricostruita nel 1988, basandosi sull’originale.

A dare il via alla tradizione romana del presepe pinelliano il Sindaco con la presidente del I Municipio, Lorenza Bonaccorsi, e il sovrintendente Claudio Parisi Presicce.

In uno scenario che riprende i vicoli della Roma ottocentesca ecco i vari personaggi della Roma popolare. L’oste, il caldarrostaro, il prete, il musico e il viandante. Poi, sotto una tettoia, si trova la sacra famiglia.

“Siamo qui in piazza di Spagna per il quarto anno consecutivo – ha commentato Bonaccorsi inaugurando l’opera – Ormai questa è una bellissima consuetudine che ogni anno viene rinnovata con una gioiosa giornata di festa”.

“Come per Piazza del Campidoglio, è un’altra bella tradizione della città che va avanti; – ha ricordato Gualtieri – la mattinata di festa si inserisce nell’ambito delle numerose iniziative che anche quest’anno abbiamo deciso di promuovere per portare il Natale nelle nostre strade. Da piazza del Popolo a piazza Navona, da via del Corso a San Lorenzo in Lucina, alberi, luminarie, presepi addobbano il nostro bellissimo centro storico”.

“Pochi giorni ci separano dal termine di questo straordinario Anno Santo ed è bello avvicinarci a questo momento di riflessione di fede anche attraverso queste importanti tradizioni – ha aggiunto il sindaco – In particolare, sappiamo bene quanto quella del presepe sia una tradizione storica e culturale davvero amata nella nostra città. Una storia che a Roma si rinnova nei decenni e nei secoli, e che nel tempo si è trasformata in vera e propria arte”.

La definizione di presepe “pinelliano” deriva dal fatto che Bartolomeo Pinelli fu il primo presepista che inserì nella scenografia i personaggi popolari.

Gualtieri e il presepe Pinelliano

Il presepe in Piazza di Spagna è stato inaugurato dopo un concerto dei cori scolastici di 14 diversi licei della città: Albertelli, Carducci, Cavour, Keplero, Lucrezio Caro, Mamiani, Morgagni, Orazio, Plinio, Righi, Newton, Tacito, Tasso e Visconti.