A Parigi presto la Senna sarà balneabile. L’idea piace anche a Roma: nel Tevere si potrà nuotare?

Il Tevere balenabile è un sogno che si è spezzato molti anni fa. Eppure, alcuni cittadini ancora lo sognano. Voi cosa ne pensate?
A Parigi, in alcuni specchi d’acqua delimitati da pontili e boe, vicino al centralissimo Bras Marie (non lontano dalla Tour Eiffel), la Senna sarà balneabile. È il progetto della città per il 2024: nel fiume si potrà fare il bagno, sempre sorvegliati da bagnini e addetti alla security. Nuotare nelle acque della Senna è un vecchio sogno che diventerà realtà grazie alle Olimpiadi 2024. Nella capitale francese, centralissima e distante dal mare, l’idea è offrire a tutti i cittadini la possibilità di trovare un po’ di fresco anche nelle estati più torride. E a Roma? Dove l’estate in questi giorni sta portano a picchi di 43°?
Direste mai che nel Tevere, fino a poco tempo fa, la gente si faceva il bagno? Ebbene sì, il “biondo Tevere”, nelle giornate di buona, è diventato marrone scuro, e le folle estive di bagnanti che si rinfrescavano sulle sue rive hanno lasciato posto a bottiglie di plastica e pesci morti. Ma come mai un fiume di questa portata, che per gli antichi Romani era addirittura considerato sacro e temibile, oggi sembra quasi una discarica a cielo aperto? Fino a cento anni fa i “fiumaroli”, cioè gli abitanti delle sponde del fiume, erano abilissimi nuotatori e sembravano vivere in totale simbiosi con queste acque. Prima degli anni ’60, per un romano doc, sarebbe stato impensabile pensare all’estate sena un tuffo nelle acque nel Tevere. Poco prima degli anni ’70, però, qualcosa è cambiò radicalmente.
Con il boom economico aumentarono le industrie dentro e fuori la città metropolitana di Roma. Proprio in quel periodo l’amministrazione introdusse il primo divieto di balneazione per rischio leptospirosi: una malattia infettiva il cui batterio aveva contaminato le acque romane. Si pensava si trattasse di una situazione momentanea ma, in realtà, senza che la cittadinanza potesse fare nulla, il Tevere era appena stato sottratto… a data da destinarsi. Da allora, infatti, quel divieto non è mai stato tolto e col tempo la situazione è solamente peggiorata.
Negli ultimi dieci anni sono anche state registrate morie di pesci, accumuli di rifiuti di origine industriale e prodotti dalle fabbriche, nonché rifiuti di ogni genere: civili, urbani e umani. Insomma, non che altri fiumi di altre città siano messi meglio, a cominciare dai canali artificiali dei Navigli di Milano, ma i livelli di tossicità a cui è arrivato il Tevere sono davvero preoccupanti. Insomma, quando tiriamo lo sciacquone, dopo un lungo viaggio nelle reti fognarie, le acque finiscono proprio nei fiumi o direttamente nel mare. E in una città grande come Roma, la portata delle acque reflue non è assolutamente trascurabile.
Ma i romani più longevi si ricordano le estati balneabili nel Tevere. Ed è un sogno che si è spezzato. Forse per sempre, forse ancora per diversi anni. Chissà. Il fatto è che una bonifica delle acque non è ancora nemmeno in programma, e forse rischia di non esserlo mai. Voi cosa ne pensate? Potrebbe essere una priorità? Diteci la vostra!

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