È latitante e si nasconde tra le statue del presepe: arrestato in provincia di Lecce
Ad accorgersi della presenza dell'uomo è stato il sindaco
È latitante e si nasconde tra le statue del presepe: arrestato in provincia di Lecce.
Un’insolita e quasi surreale operazione di polizia si è conclusa a Galatone, in provincia di Lecce, dove le forze dell’ordine hanno tratto in arresto un uomo che aveva scelto un nascondiglio a dir poco originale per sfuggire alla giustizia: il presepe allestito nel cuore della città.
La vicenda, che ha immediatamente destato curiosità e ilarità tra i residenti, ha avuto inizio quando il primo cittadino di Galatone, il sindaco Flavio Filoni, si trovava a passare per la centralissima piazza Santissimo Crocifisso. L’attenzione del sindaco è stata catturata da un dettaglio che ha rotto l’incanto e l’immobilità della rappresentazione sacra: tra le figure tradizionali che popolano lo scenario della Natività, in particolare tra i pastorelli, una statuina sembrava inspiegabilmente e lievemente muoversi.
Acclarata la natura decisamente non inanimata della figura, la situazione ha richiesto l’immediato intervento delle autorità. Sul posto è giunta una pattuglia della polizia che si è trovata di fronte a un’immagine inconsueta: un uomo in carne e ossa celato all’interno della struttura presepiale. Dopo un breve ma intenso tentativo di persuasione, l’individuo è stato convinto a uscire dal suo bizzarro rifugio. La persona, apparsa in uno stato di evidente confusione mentale, ha da subito destato preoccupazione tra gli agenti, soprattutto in relazione al potenziale rischio per la sicurezza pubblica.
Considerata la situazione, è stato richiesto il tempestivo supporto degli uomini del Commissariato di Nardò. Solo a seguito del loro arrivo è stato possibile procedere con l’identificazione completa del soggetto. Si trattava di un cittadino di 39 anni, originario del Ghana, che risultava essere latitante e attivamente ricercato dalle forze dell’ordine.
A carico dell’uomo pendeva infatti un mandato di arresto emesso dalla Procura della Repubblica di Bologna. La pena da scontare era di nove mesi e quindici giorni di reclusione, relativa a precedenti condanne per gravi reati: lesioni personali aggravate e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo, la cui rocambolesca fuga si è conclusa in modo così inatteso, è stato immediatamente condotto al carcere di Lecce, dove dovrà ora espiare la sua pena.
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