Roma Capitale riconquista Simon’s Green: chiuso uno dei casi più gravi di morosità sportiva

Roma Capitale torna in possesso dell’impianto sportivo comunale Simon’s Green, situato in via Casal Boccone, nel cuore del III Municipio, dopo anni segnati da gravi inadempienze economiche da parte della precedente gestione. Il centro, uno degli impianti pubblici con la morosità più elevata mai registrata nei confronti dell’Amministrazione capitolina, è stato al centro di un contenzioso durato anni: ben 4,7 milioni di euro di mutuo mai saldati e ulteriori 1,9 milioni per canoni non versati, per un totale che supera i 6,6 milioni di euro sottratti alle casse pubbliche e, di fatto, ai cittadini romani
Roma Capitale riconquista Simon’s Green: chiuso uno dei casi più gravi di morosità sportiva.
Roma Capitale torna in possesso dell’impianto sportivo comunale Simon’s Green, situato in via Casal Boccone, nel cuore del III Municipio, dopo anni segnati da gravi inadempienze economiche da parte della precedente gestione. Il centro, uno degli impianti pubblici con la morosità più elevata mai registrata nei confronti dell’Amministrazione capitolina, è stato al centro di un contenzioso durato anni: ben 4,7 milioni di euro di mutuo mai saldati e ulteriori 1,9 milioni per canoni non versati, per un totale che supera i 6,6 milioni di euro sottratti alle casse pubbliche e, di fatto, ai cittadini romani.
A dare ufficialmente notizia della ripresa dell’impianto è stato l’Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale, Alessandro Onorato, che ha sottolineato la gravità del danno economico e il forte segnale di discontinuità dato dall’attuale amministrazione. “Il mutuo da 4,7 milioni è stato pagato da tutti noi cittadini”, ha dichiarato Onorato, spiegando che il Comune, in qualità di garante della fideiussione, è stato costretto a coprire l’intero debito accumulato dal concessionario privato con fondi pubblici. A ciò si aggiunge il mancato versamento del canone annuale previsto dalla concessione, pari a 151 mila euro l’anno per 14 anni consecutivi, con un ulteriore ammanco di 1,9 milioni di euro. Ora però, assicura l’assessore, si volta pagina. La gestione del centro sarà affidata ad Asilo Savoia, azienda pubblica impegnata nel sociale e nella lotta all’illegalità, mentre è già stato approvato un nuovo Progetto di Partenariato Pubblico-Privato, presentato in conferenza dei servizi preliminare grazie all’azione coordinata del Dipartimento Sport. Il piano prevede un investimento di circa 2,8 milioni di euro, interamente a carico di un soggetto privato, per la riqualificazione dell’impianto. Il Simon’s Green tornerà dunque a vivere, diventando un punto di riferimento per il quartiere, uno spazio di aggregazione e sport accessibile, sicuro e a tariffe calmierate. L’operazione rappresenta un nuovo tassello del piano straordinario di recupero degli impianti morosi, già avviato con successo in diversi altri punti della città. Dopo il Galoppatoio di Villa Borghese, l’ex Orange, Villa Glori, il Circolo Belle Arti a Roma Nord, l’impianto di via Aspertini a Torre Angela e il centro sportivo “Antonio Sbardella” all’Aurelio, l’intervento su Simon’s Green conferma la linea dell’amministrazione: contrastare l’illegalità, ripristinare la trasparenza nella gestione dei beni pubblici e tutelare l’interesse collettivo. “Avevamo promesso che ci saremmo ripresi tutti gli impianti sportivi morosi, che hanno causato un debito di oltre 25 milioni nelle casse pubbliche, e lo stiamo facendo”, ha concluso Onorato, annunciando che altre operazioni sono già state calendarizzate per porre fine a un fenomeno che per decenni ha danneggiato i contribuenti romani.

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