Roma, danneggiata la lapide di Giacomo Matteotti: indignazione per un gesto vigliacco

Un atto vandalico ha colpito uno dei luoghi più simbolici della memoria democratica italiana: è stata danneggiata la lapide in marmo posta davanti al monumento dedicato a Giacomo Matteotti, situato sul Lungotevere Arnaldo da Brescia, esattamente nel punto in cui, il 10 giugno 1924, il deputato socialista venne rapito da una squadra fascista prima di essere brutalmente assassinato.
Roma, danneggiata la lapide di Giacomo Matteotti: indignazione per un gesto vigliacco.
Un atto vandalico ha colpito uno dei luoghi più simbolici della memoria democratica italiana: è stata danneggiata la lapide in marmo posta davanti al monumento dedicato a Giacomo Matteotti, situato sul Lungotevere Arnaldo da Brescia, esattamente nel punto in cui, il 10 giugno 1924, il deputato socialista venne rapito da una squadra fascista prima di essere brutalmente assassinato.
La notizia ha suscitato una forte ondata di indignazione e condanna da parte delle istituzioni e dell’opinione pubblica. Tra le reazioni più decise, quella del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che ha definito il danneggiamento della lapide un gesto vigliacco e inaccettabile, sottolineando come simili atti rappresentino uno sfregio alla memoria di una figura centrale dell’antifascismo e della democrazia italiana. Il Comune ha già annunciato che si procederà tempestivamente al restauro della targa, mentre le forze dell’ordine stanno indagando per risalire ai responsabili di questo vile gesto. Il monumento a Matteotti rappresenta non solo un luogo di commemorazione, ma anche un monito permanente contro ogni forma di violenza politica, e la sua profanazione ha toccato profondamente la coscienza collettiva di una città che ogni anno si raccoglie in quel punto per ricordare il sacrificio del parlamentare che, con coraggio e determinazione, denunciò le violenze del regime fascista fino all’estremo epilogo.

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