Storie drammatiche romane, prima puntata. Roberto Altemps, decapitato per adulterio

La tragica storia di un giovane nobile romano condannato a morte per adulterio intreccia amore, ingiustizia e potere. La sua morte, voluta da Papa Sisto V, segna il drammatico epilogo di una lotta politica che distrusse una famiglia.
Storie drammatiche romane, prima puntata. Roberto Altemps, decapitato per adulterio.
La tragica storia di un giovane nobile romano condannato a morte per adulterio intreccia amore, ingiustizia e potere. La sua morte, voluta da Papa Sisto V, segna il drammatico epilogo di una lotta politica che distrusse una famiglia.
La violenza moralizzatrice che si mette di traverso con la vita. È la storia di Roberto, duca di Gallese, sposato con Cornelia Orsini, figlio illegittimo del cardinale Marco Sittico Altemps. Cresciuto tra le corti e i giochi di potere di Roma, viene accusato ingiustamente di adulterio.
E condannato appena ventenne alla decapitazione.
Le circostanze precise e i dettagli rimangono poco chiari, poiché la vicenda fu molto influenzata dalle lotte politiche e dalle manovre del papato.
Papa Sisto V, che aveva una forte volontà di moralizzare la curia e di ridurre il potere delle famiglie nobili romane, usò l’accusa di adulterio come uno strumento per colpire la potente famiglia nobile degli Altemps.
Roberto era visto come una figura di potere e, come molti altri membri dell’aristocrazia romana, si trovava in conflitto con le nuove politiche etiche e il tentativo di centralizzare l’autorità ecclesiastica di Sisto V.
La condanna per decapitazione sembra essere stata una mossa severa utilizzata come avvertimento per altre famiglie nobili romane, oltre a un modo per umiliare la famiglia Altemps, che aveva avuto un’influenza significativa in Vaticano.
Ma la tragedia non finisce con la morte di Roberto. Suo padre Marco, si ritira nel dolore di una perdita che non potrà mai essere compensata. La sua è una sofferenza muta, una battaglia contro il sistema che ha distrutto suo figlio. E mentre il mondo continua a girare, lui cerca un modo per onorare la memoria del figlio, cercando di rendere eterno un ricordo che il potere ha distrutto. Il palazzo che aveva costruito per celebrare la nobiltà della sua famiglia ora si trasforma in una testimonianza di ciò che è stato perduto.
In questo dramma, la morte di Roberto diventa il simbolo dalla crudeltà del potere ingiusto che non fa sconto nemmeno di una giovane vita.
Il figlio di Roberto Giovanni Angelo Altemps, nipote del Cardinal Marco Sittico, nasce orfano proprio nel giorno di Sant’Aniceto.
Sarà Giovanni nella decorazione pittorica della cappella del grandioso palazzo Altemps a modificare la storia del martirio del Santo, facendolo decapitare come il padre Roberto.
Continua quindi a vivere la sua storia, tra le pietre del palazzo, nei simboli esoterici e nelle allegorie di un’esistenza strappata via troppo presto.
foto: Pixabay, immagine esclusivamente decorativa

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