Giorno della memoria, 80 anni fa la liberazione di Auschwitz

Oggi ricorre l'ottantesimo anniversario della Liberazione di Auschwitz e si celebra il Giorno della Memoria delle vittime della Shoah. Studentesse e studenti delle scuole romane da ieri sono impegnati in un viaggio didattico e di arricchimento formativo a Cracovia e nei campi di concentramento e di sterminio di Auschwitz–Birkenau. L'iniziativa è promossa da Roma Capitale e Città Metropolitana
Giorno della memoria, 80 anni fa la liberazione di Auschwitz.
Oggi ricorre l’ottantesimo anniversario della Liberazione di Auschwitz e si celebra il Giorno della Memoria delle vittime della Shoah. Studentesse e studenti delle scuole romane da ieri sono impegnati in un viaggio didattico e di arricchimento formativo a Cracovia e nei campi di concentramento e di sterminio di Auschwitz–Birkenau. L’iniziativa è promossa da Roma Capitale e Città Metropolitana.
Come riporta Roma Capitale l’edizione 2025 del “Viaggio della Memoria” è iniziata con l’arrivo in Polonia e la visita alla sinagoga Tempel. Oggi è presente anche il sindaco Roberto Gualtieri, che partecipa con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e i rappresentanti delle istituzioni europee alla cerimonia commemorativa dell’ottantesimo anniversario della Liberazione di Auschwitz. In serata, Gualtieri prenderà poi parte ad una conferenza con le ragazze e i ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado di Roma e della Città Metropolitana che partecipano al viaggio.
Roma Capitale celebra il Giorno della Memoria con un calendario di 40 iniziative promosse dall’assessorato alla Cultura nell’ambito del progetto Memoria genera Futuro. Alla Casina dei Vallati, inoltre, è visitabile la mostra “La fine dei lager nazisti”, curata da Marcello Pezzetti, uno dei massimi esperti italiani della Shoah.
“È un momento prezioso quello che stiamo per condividere e un viaggio che ci porterà più lontano dei luoghi fisici in cui siamo. Io spero che vi apprestiate a vivere questa esperienza con questo spirito dell’impegno, con la responsabilità di non essere indifferenti. Di prendere parte quando vediamo le piccole e grandi ingiustizie nella nostra vita, quando sentiamo discorsi d’odio”, ha detto l’assessora alla Scuola Claudia Pratelli rivolgendosi alle studentesse e agli studenti.
“È un viaggio impegnativo, importante, che può cambiare il punto di vista sulle cose. È un viaggio che si fa con la testa, con le gambe, ma soprattutto con il cuore. Ho fatto questo viaggio tante volte, l’ho fatto con i testimoni, con i sopravvissuti. Quest’anno non ci sono, ma abbiamo Pezzetti che è uno dei massimi esperti di Auschwitz che ci aiuterà a entrare in sintonia con questi luoghi”, ha detto l’assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio.
“Quest’anno è stato previsto un approfondimento sulla storia della repressione nazifascista a cui furono sottoposte le persone omosessuali. Al viaggio partecipa anche il professore Gianfranco Goretti, storico e tra i massimi esperti sul tema. Raccontare una delle pagine più dolorose della storia delle persone LGBT+ in Europa, vittime dello sterminio nazifascista in quanto considerate asociali e non abili a procreare, oltre ad essere una testimonianza di verità storica, è un atto politico doveroso verso l’intera comunità e che restituisce dignità a quella storia di stermini troppo spesso dimenticati”, ha commentato la delegata all’ufficio Diritti Lgbt+ Marilena Grassadonia.
Fanno parte della delegazione anche l’assessora alle Politiche sociali Barbara Funari, il delegato alla Scuola della Città Metropolitana Daniele Parrucci e il presidente della Comunità ebraica di Roma Victor Fadlun.

© RIPRODUZIONE RISERVATA