Alla scoperta dei segreti di San Nicola in Carcere: una meraviglia sotterranea

Alla scoperta della Roma nascosta. Proponiamo questa tematica affrontata da Roma Capitale e andiamo alla scoperta degli angoli più segreti della città. Uno degli edifici che a Roma permette di capire la stratificazione di stili, di epoche e di storia nel corso dei secoli è la basilica di San Nicola in Carcere.
Alla scoperta dei segreti di San Nicola in Carcere: una meraviglia sotterranea.
Alla scoperta della Roma nascosta. Proponiamo questa tematica affrontata da Roma Capitale e andiamo alla scoperta degli angoli più segreti della città. Uno degli edifici che a Roma permette di capire la stratificazione di stili, di epoche e di storia nel corso dei secoli è la basilica di San Nicola in Carcere.

L’interno di san Nicola in Carcere
Sei pronto a esplorare la Roma nascosta, quella che si cela sotto i tuoi piedi e dietro ogni angolo? Oggi ti portiamo a San Nicola in Carcere, un piccolo gioiello che svela una stratificazione di storia lunga secoli, proprio accanto al Teatro di Marcello, ai piedi del Campidoglio.

San Nicola in Carcere
Questa basilica, costruita nel 1128, si trova in un’area che un tempo era il vivace mercato di legumi e verdure dell’antica Roma, il Foro Olitorio. Dedicata a San Nicola di Myra grazie alla devozione della comunità greca che viveva qui nel Medioevo, la chiesa non è solo un luogo di culto, ma un vero e proprio scrigno di tesori storici e archeologici.
Ecco la parte più affascinante: San Nicola in Carcere poggia sui resti di tre antichi templi romani! Sì, hai capito bene. Questi templi, che risalgono all’epoca repubblicana, sono stati letteralmente incorporati nella struttura della chiesa. Camminando intorno all’edificio, puoi ancora scorgere le loro colonne antiche che spuntano dalle mura. Nel 1932, furono rimosse le costruzioni adiacenti, permettendo di ammirare meglio i resti di questi monumenti storici dedicati a Giano, Speranza e Giunone Sospita.
Ma non fermiamoci qui! C’è di più. Immagina di scendere nei sotterranei della chiesa, attraverso una piccola porta davanti all’altare. Una volta giù, ti ritrovi circondato dai resti di quei tre templi, separati da stretti vicoli e da ciò che si crede fossero botteghe di cambiavalute dell’antico mercato. Non carceri, come un tempo si pensava erroneamente! Il pavimento in “opus spicatum” – quella tipica trama a spina di pesce – ne è la prova.
All’interno della chiesa, troverai un tesoro artistico: tre navate piene di colonne provenienti da edifici romani, tutte diverse tra loro per forma e dimensioni. E non dimentichiamo le opere d’arte che impreziosiscono l’ambiente, come la Trinità con Angeli del Guercino e l’ascensione di Lorenzo Costa. È come fare un viaggio nel tempo e nell’arte!

I modellini all’interno della chiesa
Infine, non possiamo dimenticare un’antica tradizione romana: la festa di San Nicola del 6 dicembre, quando ai fedeli venivano distribuiti i famosi “pani di San Nicola”. Il poeta romano Giuseppe Gioachino Belli ne parlava in modo scherzoso nel suo sonetto, lamentandosi del fatto che le pagnotte distribuite fossero ogni anno più piccole!
San Nicola in Carcere è un piccolo angolo di storia e leggende, dove ogni pietra ha una storia da raccontare.

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