Lo sapevate? Davanti al Pantheon nel Seicento c’erano dei salumieri che utilizzavano carne umana. Leggenda o realtà?

Un’insegna del Papa e una macabra storia di antichi salumieri e ignobili taverne sono legate ad un antico racconto popolare tra verità e leggenda. Tu lo conoscevi?
Lo sapevate? Davanti al Pantheon nel Seicento c’erano dei salumieri che utilizzavano carne umana. Leggenda o realtà?
Un’insegna del Papa e una macabra storia di antichi salumieri e ignobili taverne sono legate ad un antico racconto popolare tra verità e leggenda. Tu lo conoscevi?
La maestosità del Pantheon, il tempio per “tutti gli dei” sovrasta sulla romana piazza della Rotonda e non potrebbe fare altrimenti, se consideriamo la sua storia ed imponenza. Chi si reca qui difficilmente noterebbe un’insegna del 1823 posta su un palazzo dirimpetto alla straordinaria struttura.

La targa legata all’editto del Papa
Su questa lastra di marmo troviamo la seguente scritta in latino: “Pius VII pn an pontificatus svi XXVIII aream ante Pantheon M Agrippae ignobilus tabernis occupatam demolitione providentissima ab invisa deformitate vendicavit et in liberum loci prospectum patere iussit”.
La traduzione è questa: “Papa Pio VII nel XXIII, anno del suo pontificato effettuò una demolizione provvida (con providentissima, ossia ‘provvida’, si indicavano spesso le decisioni o le bolle papali) per l’odiosa bruttezza dello spazio davanti al Pantheon di Marco Vipsanio Agrippa occupato da ignobili taverne e ordinò che la visuale fosse lasciata libera in luogo aperto”.
In pratica il Papa fece demolire le bettole del posto per restituire decoro alla piazza, in quanto le locande e le taverne erano spesso frequentate da persone ubriache e vi regnava sporcizia e degrado.
Ma esiste una storia raccapricciante che avrebbe portato alla decisione segnalata anche da Ivan Cenzi su bizzarrobazar.
Sembrerebbe che due macellai salumieri di Norcia, vendessero intorno al 1637, salumi realizzati utilizzando carne animale mista a quella umana. Per questo motivo furono, una volta scoperti, condannati a morte da Papa Urbano VIII e giustiziati davanti al Pantheon. Papa VII avrebbe quindi deciso quasi due secoli dopo, di “bonificare” la zona dai mercanti di bevande e alimenti.
Nonostante la presenza di riferimenti scritti sulla lugubre vicenda, non si sa con certezza se il fatto sia realmente accaduto o si tratti soltanto di una macabra leggenda metropolitana.
Del resto storie sul cannibalismo a Roma si intrecciano con la mitologia e la superstizione sin dai tempi antichi, pensiamo ad esempio alle leggende riguardanti riti oscuri e sacrifici umani effettuati durante i Saturnalia o nei sotterranei della Roma medioevale e rinascimentale.
Non abbiamo prove sufficienti che attestino che sia stato mai praticato realmente nella storia ufficiale di Roma, esistono solo ipotesi riguardanti situazioni particolarmente devastanti come ad esempio durante l’assedio dei Goti di Alarico nel 410 d.C., che portò al sacco di Roma: le risorse in questo periodo scarseggiavano e c’erano racconti di disperazione e carestia che potevano includere anche atti estremi.

Il Pantheon
Tuttavia è molto probabile che i miti che evocano questa tematica rispecchino più che altro le paure profonde e l’attrazione per l’oscuro nella cultura umana.
Per concludere, è divertente notare che attualmente esistano numerosi bar e ristoranti nella stessa piazza e al civico 4 c’è anche oggi una norcineria che fu fondata 500 anni fa a Norcia.
Foto: Rita Chessa

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