La Francia rivendica la gestione della scalinata di Trinità dei Monti: polemiche sull’amministrazione del patrimonio artistico
La Corte dei Conti francese ha recentemente criticato la gestione delle cinque chiese francesi di Roma, tra cui Trinità dei Monti e San Luigi dei Francesi, definendola "approssimativa" e segnata da decisioni "poco trasparenti" e "deviazioni".
La Francia rivendica la gestione della scalinata di Trinità dei Monti: polemiche sull’amministrazione del patrimonio artistico.
La Corte dei Conti francese ha recentemente criticato la gestione delle cinque chiese francesi di Roma, tra cui Trinità dei Monti e San Luigi dei Francesi, definendola “approssimativa” e segnata da decisioni “poco trasparenti” e “deviazioni”.
Questi edifici, parte del patrimonio immobiliare e spirituale della Francia a Roma, comprendono cinque chiese francofone e tredici altri immobili nel centro storico, gestiti dai ‘Pieux établissements de la France à Rome’. Questa istituzione è direttamente subordinata all’ambasciata francese presso la Santa Sede.
La gestione delle chiese è frutto di accordi internazionali bilaterali tra Francia e Vaticano, che risalgono al 1790, quando papa Pio VI affidò al cardinale de Bernis, ambasciatore francese presso la Santa Sede, il compito di amministrare questi beni religiosi. Durante il regime fascista, alle autorità francesi fu chiesto di restituire alla Santa Sede questi beni, compresa la Villa Medici. Nel 1940, per evitare l’espulsione, l’ambasciatore francese e il suo consigliere si rifugiarono in Vaticano, mentre i loro colleghi dell’ambasciata francese in Italia furono allontanati.
Il rapporto della Corte dei Conti pone un’attenzione particolare su Trinità dei Monti e sulla celebre scalinata, costruita all’inizio del XVIII secolo grazie ai fondi del diplomatico francese Étienne Gueffier. La manutenzione di questa opera, garantita per decenni dai ‘Pieux établissements’, ha suscitato interrogativi sul suo status giuridico attuale. La scalinata, completata tra il 1723 e il 1725 con un investimento di 20.000 scudi, è oggi al centro di un dibattito sulla gestione e tutela di questo importante monumento storico.
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