Dipendenti di Roma Capitale, aumento degli stipendi fino a 1.600 euro all’anno

Gli stipendi dei dipendenti di Roma Capitale sono in procinto di aumentare grazie a un nuovo accordo firmato tra il Comune e i sindacati. Questo accordo, che riguarda le progressioni economiche interne, prevede incrementi salariali che possono arrivare fino a 1.600 euro l’anno, a seconda del ruolo e delle responsabilità del personale coinvolto.
Dipendenti di Roma Capitale, aumento degli stipendi fino a 1.600 euro all’anno.
Gli stipendi dei dipendenti di Roma Capitale sono in procinto di aumentare grazie a un nuovo accordo firmato tra il Comune e i sindacati. Questo accordo, che riguarda le progressioni economiche interne, prevede incrementi salariali che possono arrivare fino a 1.600 euro l’anno, a seconda del ruolo e delle responsabilità del personale coinvolto.
Come riporta Il Messaggero, i beneficiari di questi aumenti includono varie categorie di lavoratori: dagli operatori come operai, giardinieri e autisti, che riceveranno un incremento di 650 euro l’anno, agli istruttori che vedranno un aumento di 750 euro. Gli educatori e il personale scolastico otterranno un aumento di 1.100 euro, mentre per gli agenti di polizia locale con funzioni di coordinamento l’incremento sarà di 1.000 euro. I funzionari, infine, potranno beneficiare di un aumento massimo di 1.600 euro l’anno. Questi aumenti avranno effetto retroattivo a partire dal 1° gennaio 2024, come stabilito dal contratto nazionale.
Il sistema di progressione economica stabilito nell’accordo tiene conto di vari fattori: il 40% del punteggio è legato all’esperienza e all’anzianità, un altro 40% alla media delle performance degli ultimi tre anni, e il restante 20% ai titoli di studio. Inoltre, un ulteriore 3% di punteggio sarà riservato ai lavoratori che non hanno beneficiato di progressioni economiche negli ultimi sei anni. Queste progressioni salariali, conosciute anche come ex progressioni economiche orizzontali (Peo), riguarderanno circa 6.000 dipendenti nel 2024, per un costo complessivo di 7 milioni di euro. L’accordo copre un periodo di tre anni, quindi saranno necessari ulteriori fondi per il 2025 e il 2026.
L’assessore al Personale, Andrea Catarci, ha espresso soddisfazione per l’accordo, sottolineando come esso rappresenti un importante riconoscimento per i dipendenti capitolini, dopo anni di stagnazione nelle progressioni di carriera e nell’incremento delle voci economiche incentivanti. Catarci ha inoltre dichiarato che, insieme al sindaco Gualtieri, è in corso un dialogo con il governo nazionale per ottenere maggiori risorse per nuove assunzioni e per aumentare il salario accessorio in vista del Giubileo.
Anche i sindacati, rappresentati da Giancarlo Cosentino (Cisl Fp) e altre sigle come Cgil, Cisl, Uil, Csa ed Rsu, hanno accolto con favore l’accordo, considerandolo un giusto riconoscimento per i lavoratori di Roma Capitale, che spesso si trovano a operare con contratti meno vantaggiosi rispetto ad altre amministrazioni pubbliche.
Il tema degli stipendi è diventato cruciale in un contesto in cui il Comune ha perso quasi 2.000 dipendenti tra il 2013 e il 2023, passando da 23.845 a 21.944 unità. Questo calo è stato in parte causato dalla migrazione dei lavoratori verso altre amministrazioni pubbliche più redditizie o verso il settore privato. Per contrastare questa tendenza, il Campidoglio ha avviato una campagna di assunzioni, che ha recentemente portato all’ingresso di circa 750 nuovi agenti della polizia locale, un corpo che da anni è sotto organico di circa 3.000 unità. Inoltre, un ordine del giorno presentato in Parlamento potrebbe consentire a Roma Capitale di superare l’attuale limite alle assunzioni fissato dal decreto del 2020, dando al Comune maggiore flessibilità nella gestione del personale.

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