Fregene, secondo delfino trovato morto sulla spiaggia in 20 giorni: che cosa sta succedendo?

Domenica mattina, all’alba, un residente di Focene ha fatto una scoperta sconvolgente mentre camminava lungo la riva: il corpo di un delfino, in avanzato stato di decomposizione, portato a riva dalle onde. L’animale, spinto dalla corrente proveniente da ponente, è stato trovato a circa duecento metri dall’ultimo stabilimento balneare di Fregene, il Point Break. La Guardia Costiera di Fiumicino, avvisata subito, ha inviato sul posto due giovani militari insieme a un veterinario della ASL.
Fregene, secondo delfino trovato morto sulla spiaggia in 20 giorni: che cosa sta succedendo?
Domenica mattina, all’alba, un residente di Focene ha fatto una scoperta sconvolgente mentre camminava lungo la riva: il corpo di un delfino, in avanzato stato di decomposizione, portato a riva dalle onde. L’animale, spinto dalla corrente proveniente da ponente, è stato trovato a circa duecento metri dall’ultimo stabilimento balneare di Fregene, il Point Break. La Guardia Costiera di Fiumicino, avvisata subito, ha inviato sul posto due giovani militari insieme a un veterinario della ASL.
Come riporta Il Messaggero, la dottoressa ha identificato il delfino come una femmina, ma non ha riscontrato segni evidenti che possano spiegare la causa della morte. A causa del prolungato tempo trascorso in acqua, l’esame necroscopico potrebbe non fornire risultati chiari. Nonostante ciò, la Guardia Costiera, la polizia locale e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana hanno coordinato il trasporto della carcassa al Centro Zooprofilattico per ulteriori analisi.
L’esemplare, lungo circa quattro metri e del peso di circa cinquanta chili, potrebbe essere uno dei delfini avvistati più volte tra il 16 e il 18 agosto nelle acque di Fregene, vicino allo stabilimento Albos Club. Durante quella settimana, i delfini si erano avvicinati alla riva, nuotando tra i bagnanti e giocando vicino alle boe. Un avvistamento che aveva suscitato meraviglia tra i presenti, con alcuni che li avevano visti nuotare a pochi metri di distanza.
Questo non è il primo caso recente di spiaggiamento lungo il litorale di Fiumicino. Il 5 giugno scorso, un altro cetaceo era stato trovato morto a Passoscuro, anch’esso rimasto in acqua per diversi giorni prima di essere recuperato. Si trattava forse di un cucciolo di megattera. Anche in quel caso, le prime indagini non avevano evidenziato segni di interferenze umane, come ferite da attrezzi da pesca o danni causati da eliche di motori, né erano state rilevate infezioni o virus noti per causare decessi in passato.
Questi episodi sollevano interrogativi sulle possibili cause di questi spiaggiamenti, lasciando la comunità e le autorità a chiedersi cosa stia accadendo lungo queste coste.

© RIPRODUZIONE RISERVATA