Lo sapevate? Vicino al Colosseo di notte vaga il fantasma di Messalina

Leggenda o diceria? Il fantasma della bellissima e lussuriosa matrona vaga tra le rovine vicino all’Anfiteatro Flavio. Racconti per far spaventare i bambini o curiosità impreziosita dalla testimonianza di qualche romano?
Lo sapevate? Vicino al Colosseo di notte vaga il fantasma di Messalina.
Leggenda o diceria? Il fantasma della bellissima e lussuriosa matrona vaga tra le rovine vicino all’Anfiteatro Flavio. Racconti per far spaventare i bambini o curiosità impreziosita dalla testimonianza di qualche romano?

Un fantasma aleggia su Roma (Foto Storie per Bambini).
Roma città storica, luogo di miti e leggende, terra di fantasmi e di racconti che accendono la fantasia e la curiosità dei visitatori ma non solo.
Lì, dove la storia pervade ogni strada e ogni pietra, la suggestione della vacanza porta a sentire e percepire i sospiri di alcune delle grandi figure storiche che hanno popolato questa incredibile, meravigliosa città. Ecco perché sono gli stessi romani a ricamare storie inconsuete che rimandano a fa sto millenari o a vecchie situazioni che rivivono nei discorsi dei più anziani. Una consuetudine che a Roma è prassi, tanto che persino il sito di Roma Turismo, nei propri testi, ricorda queste figure leggendarie.
Presenze occulte dalla vita tormentata, la cui anima è rimasta intrappolata tra il mondo dei vivi e quello dei morti, e di notte vagano nei luoghi che le videro protagoniste, in una Roma incantata e incantevole dalla Pimpaccia sul suo carro infuocato stracolmo di tesori che corre forsennato su Ponte Sisto, a Messalina che vaga sul Colle Oppio, e poi Beatrice Cenci a ponte Sant’Angelo, che abbiamo già raccontato, così come la storia di Cagliostro nella cella di lusso di Castello Sant’Angelo, e tanti altri.

Messalina
Itinerari diversi, sulle tracce delle anime inquiete e dei loro misteri che, al calare della notte, escono allo scoperto per infestare le strade e le piazze più famose del centro storico della Capitale. Oggi parleremo del fanstama di Messalina, la bellissima figlia del console Marco Valerio Messalla Barbato e di Domizia Lepida.
Nei pressi del Colosseo, immerso tra le ombre dell’antica Roma, si narra di un’apparizione inquietante e affascinante. Alcuni giurano di averla vista aggirarsi tra i resti maestosi del Tempio dell’Imperatore Claudio, altri invece sostengono di averla scorta nei giardini silenziosi del Colle Oppio, dove le rovine della Domus Aurea sussurrano ancora i segreti di un passato decadente. Chiunque la incontri descrive la stessa figura: una donna avvolta in un candido peplo che sembra scintillare alla luce della luna, con braccia adornate da un tripudio di gioielli e un diadema che si perde tra i capelli fluenti, lasciati liberi come se il tempo non potesse domarli.
Le voci più frequenti provengono dai senzatetto, che trascorrono le notti nei dintorni, quando le strade si svuotano e il silenzio si popola di presenze invisibili. È in quel momento che appare, quasi fluttuando, con uno sguardo che sembra cercare qualcuno… o qualcosa. Dicono che sia alla perenne ricerca di un amante, un’ossessione che la morte non è riuscita a spegnere. Ma chi è davvero questa figura che incanta e inquieta al tempo stesso?
Gli antichi racconti identificano lo spettro con Messalina, la leggendaria imperatrice romana conosciuta per la sua bellezza e il suo spirito insaziabile, la cui vita dissoluta e tragica si intreccia con gli scandali dell’epoca imperiale. La sua presenza è un enigma: è un’eco del rimorso? Un’anima inquieta intrappolata tra il passato e l’eternità? O forse una messaggera, portatrice di segreti che il tempo non è riuscito a seppellire?
Ogni notte, tra le antiche pietre cariche di storia, il mistero si rinnova. E i fortunati – o sfortunati – che affermano di averla vista non dimenticheranno mai quello sguardo.
Appena quattordicenne, Caligola la costrinse a sposare il cugino della madre, Claudio, futuro imperatore, più vecchio di lei di oltre trent’anni, balbuziente, zoppo e al terzo matrimonio.
La leggenda narra che la giovane donna, insoddisfatta della propria vita matrimoniale, prese a condurre un’esistenza sregolata fatta di relazioni extraconiugali e avventure sessuali nella Suburra e nei bordelli della città. Le sue scappatelle sono anche documentate da autorevoli cronisti dell’epoca come Svetonio, Tacito e Giovenale. Insomma, tutta Roma era a conoscenza dei comportamenti trasgressivi di Messalina, tranne Claudio. Quando la ragazza si innamorò del console Gaio Silio, tanto da simulare con lui un matrimonio, l’imperatore decretò la sua morte. La vita di Messalina fu spezzata a soli 23 anni da un tributo militare che, mentre la uccideva avrebbe pronunciato le seguenti parole: “Se la tua morte sarà pianta da tutti i tuoi amanti, piangerà mezza Roma!”. Da allora il suo fantasma vaga vicino all’Anfiteatro Flavio, ricordando ai romani le sue sofferenze. Il suo fantasma si aggirerebbe di notte quando la città dorme. Solo allora è possibile imbattersi nello spirito di questa donna lussuriosa alla continua ricerca di una nuova avventura con qualche uomo.

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