Lo sapevate? Perché Roma è detta anche la “Città Eterna”?

Oggi cercheremo di capire perché Roma è detta anche “città eterna”. Questo nome alternativo di Roma è diffuso da moltissimo tempo, ed è entrato a tal punto nel linguaggio comune da rendere agli occhi di molti quasi secondaria la ragione e l'origine. Un’eternità e una grandezza che durano, a ben vedere, dall’antichità, passando per l’Impero, il Rinascimento, il periodo fascista, sino ai giorni nostri. Grandezza ed eternità che a Roma si celano in ogni angolo, non solo nei suoi monumenti più noti.
Lo sapevate? Perché Roma è detta anche la “Città Eterna”?
Esistono tanti modi di dire e frasi famose o titoli di film legati alla Città Eterna: “tutte le strade portano a Roma”, “Roma città aperta”, “sacco di Roma”, “Roma caput mundi”.
Oggi intraprenderemo un viaggio affascinante per comprendere davvero perché Roma sia conosciuta in tutto il mondo con il celebre titolo di “Città Eterna”, un’espressione che, pur essendo ormai così diffusa e familiare da sembrare quasi scontata, racchiude in realtà un significato profondo, carico di storia e di suggestione. Non si tratta soltanto di un semplice soprannome tramandato nei secoli, ma di una definizione che affonda le radici nell’antichità più remota, quando poeti, scrittori e storici cercavano di catturare con le parole l’essenza di una città che, pur tra mille vicissitudini, sembrava destinata a non conoscere mai una fine. Questo appellativo, che oggi pronunciamo quasi automaticamente, nasce dalla consapevolezza della straordinaria capacità di Roma di resistere al trascorrere del tempo, di superare epoche di grandezza e momenti di crisi, mantenendo intatto quel fascino unico che continua a esercitare su chiunque la visiti o la studi. Scopriremo insieme perché questa città, crocevia di civiltà, culla di imperi e palcoscenico di eventi che hanno segnato la storia del mondo, meriti ancora oggi di essere considerata eterna, non soltanto per la magnificenza dei suoi monumenti e per la sua immensa eredità culturale, ma anche per lo spirito intramontabile che la anima da più di duemila anni.
Questo titolo, che evoca maestosità e continuità, non è solo una formula poetica, ma riflette un’eredità storica e culturale che attraversa i secoli, dalla fondazione della città fino ai nostri giorni. La sua eternità risiede nella capacità unica di Roma di adattarsi e risplendere in ogni epoca: dall’antichità classica, quando fu il centro di un impero senza pari, passando per l’epoca medievale e il Rinascimento, dove la città fu culla di arte, scienza e innovazione, fino ai capitoli più recenti della sua storia, come il periodo fascista e la moderna capitale d’Italia. Questo senso di eternità non è confinato ai monumenti celebri che attirano visitatori da tutto il mondo, ma si respira in ogni angolo della città, nei vicoli nascosti, nelle antiche rovine, nei palazzi rinascimentali e persino nella vita quotidiana dei suoi abitanti, che continuano a intrecciare presente e passato con una naturalezza unica. Roma non è solo una città; è un simbolo vivente di continuità, che ha saputo mantenere intatta la sua identità e la sua grandezza attraverso millenni di cambiamenti, conservando in sé quel fascino intramontabile che rende ancora oggi il suo soprannome, “Città Eterna”, una definizione perfettamente calzante.
Roma non è l’unica città ad avere avuto questo appellativo, anche Kyoto, in Giappone, e Gerusalemme in Israele, nella storia dell’umanità sono state chiamate allo stesso modo, ma nel tempo Roma è l’unica città ad aver mantenuto questa definizione.
La prima origine della definizione di Roma quale città eterna va fatta risalire a Albio Tibullio, un poeta romano del I secolo a.C.,uno dei maggiori esponenti dell’elegia erotica.
Fu questo autore, nel suo libro delle Elegie a scrivere “Romulus Aeternae nondum formaverat Urbis moenia“, traducibile in italiano come “Romolo non aveva ancora innalzato le mura dell’Eterna Urbe”.
Siamo di fronte al primo scritto conosciuto in cui Roma viene definita come città eterna. Da qui l’epiteto venne poi ripreso da vari autori nel corso dei secoli sino a diventare un modo molto comune ancora oggi per definire Roma.
In altri casi, naturalmente più famosi, la paternità di questa definizione viene attribuita all’imperatore Adriano.
Durante il suo regno, l’imperatore sembrerebbe aver pronunciato la seguente frase profetica: “Altre Rome verranno, e io non so immaginarne il viso; ma avrò contribuito a crearlo. […] Roma vivrà, Roma non perirà che con l’ultima città degli uomini“.
La profezia lasciò intendere, in altre parole, che Roma sarebbe vissuta sino a che non fosse stato lo stesso mondo a cessare la sua esistenza. Tutto questo nel II secolo d.C.
La stessa frase di Adriano è stata poi messa in dubbio. Secondo alcuni critici infatti la frase sarebbe stata scritta molti secoli dopo nel corso del Novecento (1951 per la precisione) dalla scrittrice Marguerite Yourcenar, nel suo libro Memorie di Adriano. In quest’opera, in cui la scrittrice francese immagina una lunga epistola dell’Imperatore Adriano, attraverso la quale ripercorre il periodo dell’Antica Roma in cui lo stesso guidò l’Impero,
Paternità a parte di questa affermazione, viene spontaneo chiedersi il motivo da cui nasca una simile affermazione.
La risposta è abbastanza semplice: Roma nei secoli, sin dall’antichità è stata la capitale di un impero di dimensioni gigantesche. Una città dove architettura, cultura, società, organizzazione e arte avevano raggiunto livelli impensabili.

Il Colosseo
Una città dove si fondono potere militare, politico e e spirituale, città di pensatori e filosofi, ma anche di astrofisici e imperatori.
La città de Pantheon e del Colosseo. La città che poi nel tempo ha ospitato il Papato, il Vaticano e i suoi musei. La città culla della cultura europea e del suo sapere, che poi è diventata anche Capitale prima del Regno e successivamente della Repubblica Italiana.
Una città bellissima che incanta con i suoi palazzi, la sua storia e le sue strade. Una città dove la storia, l’arte e l’archeologia sono ovunque. Una città ancora viva, enorme, con tanti abitanti, cosmopolita, proprio come era un tempo e quindi anche con i suoi numerosi problemi: dalle buche ai rifiuti, dalla politica ai mezzi di trasporto, e le cose che non funzionano.

Roma
Roma è una delle città più belle e importanti del Mondo: ecco perché conserva uno spirito unico, carico di fascino e carisma. Una città eterna, legata alla tradizione e comunque, pur tra tante difficoltà, proiettata verso il futuro. Ecco l’eternità di una città come Roma.

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