Roma, nido di 100mila api nella parete di una casa a Colle Prenestino. Insetti uccisi con l’ammoniaca

La scoperta, come riporta Il Messaggero, è avvenuta due sere fa nel quadrante est della città: una parte delle api è stata però recuperata viva.
Roma, nido di 100mila api nella parete di una casa a Colle Prenestino. Insetti uccisi con l’ammoniaca.
La scoperta, come riporta Il Messaggero, è avvenuta due sere fa nel quadrante est della città: una parte delle api è stata comunque recuperata viva.
Quando il proprietario di casa è entrato nel bagno e ha visto il gruppo di api all’interno, ha chiamato immediatamente diverse persone per chiedere aiuto e evitare un secondo attacco allergico. Momenti di panico si sono vissuti in un appartamento a Colle Prenestino, a Roma, per un uomo e i suoi bambini. Un nido di 100mila api aveva trovato rifugio nella parete del suo edificio e il proprietario, che era fortemente allergico, ha cercato aiuto per rimuovere la colonia tra la camera da letto e il bagno. Chi si è presentato per intervenire ha spruzzato ammoniaca, causando la morte di molte api. I favi sono stati rimossi, ma una parte delle api rimanenti è stata lasciata viva.
Gli occupanti della casa non potevano accedere al bagno. “L’intervento non è stato completato”, spiega Andrea Lunerti, chiamato per mettere in sicurezza l’appartamento.
Quando siamo entrati – racconta – abbiamo trovato le api morte per terra, mentre fuori dalla finestra c’erano le operaie (circa 30mila) che abbiamo salvato e portato al Rifugio del Lupo insieme a un’altra famiglia.
Nelle settimane precedenti, un altro alveare era stato scoperto nel giardino di una casa a Cesano di Roma. Gli insetti erano finiti in una compostiera pronti a nidificare. Nonostante alcuni suggerimenti di utilizzare insetticidi, i proprietari hanno deciso di proteggere le api. Durante i lavori di pulizia, un giardiniere era stato attaccato più volte dallo sciame.
“Le api sono essenziali e quando si tratta di operazioni di salvataggio, è importante che chi interviene sia un esperto: apicoltori certificati e attrezzati con le giuste misure di sicurezza”, sottolinea l’etologo. “Non bisogna improvvisare e non bisogna usare sostanze dannose per gli animali e per gli esseri umani”.

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