Roma: dal verde urbano ai vigneti cittadini, il nuovo piano del Campidoglio
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Con il supporto del PNRR e il Decreto Clima, Roma vedrà piantati oltre 800.000 nuovi alberi, tra cui querce, lecci, frassini e pioppi. Solo due giorni fa, numerosi di questi alberi sono stati collocati in trenta piazze della città. La giunta Gualtieri punta a rendere Roma più verde attraverso l’implementazione di orti urbani e spazi verdi accessibili ai cittadini, dimostrando l'importanza del verde nell’agenda cittadina.
Roma: dal verde urbano ai vigneti cittadini, il nuovo piano del Campidoglio.
Con il supporto del PNRR e il Decreto Clima, Roma vedrà piantati oltre 800.000 nuovi alberi, tra cui querce, lecci, frassini e pioppi. Solo due giorni fa, numerosi di questi alberi sono stati collocati in trenta piazze della città. La giunta Gualtieri punta a rendere Roma più verde attraverso l’implementazione di orti urbani e spazi verdi accessibili ai cittadini, dimostrando l’importanza del verde nell’agenda cittadina.
Il piano per i vigneti urbani
Come riporta Il Messaggero, oltre agli orti urbani, il Campidoglio ha lanciato un ambizioso progetto per reintrodurre i vigneti in città, partendo dalle zone del Circo Massimo, San Sebastiano e le Terme di Caracalla. L’obiettivo è di espandere queste coltivazioni in aree storicamente legate alla viticoltura, trasformando terreni incolti in vigneti produttivi. Questo progetto non solo valorizza il patrimonio storico e agricolo di Roma, ma offre anche nuove opportunità turistiche, creando un’esperienza unica simile a quella del vigneto di Clos a Montmartre, Parigi.
Il Vinoforum e il coinvolgimento delle associazioni
Oggi, in occasione dell’apertura del Vinoforum al Circo Massimo, sarà presentato il piano dei vigneti urbani. Il progetto, sviluppato in collaborazione con l’associazione Iter Vitis, riconosciuta dal Consiglio d’Europa, e l’associazione Donne del Vino, mira a valorizzare il sistema delle aziende vitivinicole romane e le enoteche locali. Il Campidoglio ha intenzione di concentrarsi su aree storicamente legate alla viticoltura, come Vigna Pia, Vigna Corsetti, Vigna Jacobini, e molte altre, riscoprendo la toponomastica che ricorda i vigneti di un tempo.
Una storia di riscatto e identità culturale
Emanuela Panke, presidente di Iter Vitis, sottolinea l’importanza della viticoltura come elemento identitario europeo, con Roma che ne è un simbolo. Un comitato scientifico, guidato da Ernesto Di Renzo, docente di Antropologia del Gusto a Tor Vergata, studierà le aree più adatte per i nuovi vigneti. Di Renzo descrive il progetto come un “risarcimento storico”, ripristinando la tradizione vitivinicola romana, che ha radici profonde ma che si era persa nel tempo.
Le varietà di uve e i primi passi del progetto
Le varietà di uve già pronte per il progetto includono bellone, cesanese e malvasia puntinata. Questo progetto segue l’esperienza del Parco Archeologico del Colosseo, dove sono state piantate barbatelle di bellone, eredi dell’uva pantastica descritta da Plinio, creando la Vigna Barberini.
Benefici attesi
Il piano del Campidoglio non solo mira a migliorare la sostenibilità ambientale e la qualità della vita urbana, ma anche a rilanciare il turismo e la cultura agricola locale. Le nuove piantagioni offriranno ai cittadini e ai visitatori un’occasione unica per esplorare una Roma verde e produttiva, intrecciando storia, cultura e innovazione in un unico progetto di rinascita urbana.
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