La Casa delle Civette a Roma, fra leggenda e magia

Conoscete la Casa delle Civette? Ci sono delle leggende davvero curiose che si celano dietro questo bellissimo Villino...
La Casina delle Civette, una vera chicca della “Roma insolita”, si nasconde tra la vegetazione lussureggiante del parco di Villa Torlonia. Questa storia, avvolta da un’aura di mistero, intreccia la figura di un eccentrico principe, un villino fiabesco e, appunto, molte civette, che sono il filo conduttore di un racconto affascinante.
Il protagonista è Giovanni Torlonia, un principe rimasto alla storia per la sua indiscussa bellezza, ma anche per il suo carattere schivo e la sua profonda passione per l’esoterismo. Fu proprio lui, all’inizio del Novecento, a intraprendere un’opera di trasformazione radicale su un edificio preesistente. Quello che nell’Ottocento era nato come un banale capanno svizzero dallo stile rustico, un semplice rifugio campestre, divenne sotto le sue direttive un villino eclettico e mistico, un inno all’architettura e all’arte.
La Casina, così chiamata per le numerose raffigurazioni di civette che ornano le sue pareti, è un capolavoro di dettagli e simbolismi. Il principe Torlonia, guidato dalla sua attrazione per l’occulto, commissionò un’opera che andava ben oltre la semplice decorazione. Ogni angolo, ogni elemento architettonico, fu pensato per riflettere un significato profondo, una filosofia di vita che univa il visibile all’invisibile. Vetrate colorate, boiserie intagliate e un’incredibile profusione di simboli e leggende popolano gli interni e gli esterni dell’edificio, creando un’atmosfera magica e sospesa nel tempo.
Passeggiare all’interno della Casina delle Civette è come compiere un viaggio in un mondo parallelo, dove la realtà si fonde con la fiaba. Le vetrate, in particolare, sono il vero fulcro del progetto: raffigurano scene ispirate alla natura, a figure femminili e, naturalmente, a decine di civette, simbolo di sapienza e mistero. Queste opere d’arte in vetro proiettano giochi di luce e colori che cambiano a ogni ora del giorno, rendendo l’esperienza sempre unica.
Oggi, la Casina delle Civette è uno dei musei più singolari e affascinanti di Roma, un luogo dove la storia e l’arte si fondono con il fascino dell’esoterismo. È una testimonianza tangibile dell’ingegno e della personalità di un uomo che seppe trasformare un semplice rifugio in un’opera d’arte, lasciando un’eredità che continua a meravigliare e a stimolare la curiosità di chi la visita.
Il Casino si trova in posizione defilata nel bel Parco di Villa Torlonia, proprietà dell’omonima e nobile famiglia romana ed era un luogo di evasione dalla sfarzosa residenza principale, il Casino nobile (dove tra l’altro alloggiò Mussolini). In questo casino i ricchi nobili venivano a rilassarsi, passeggiare e leggere, lontani dal caos cittadino e dalla frenesia della vita mondana. Giovanni Torlonia invece si trasferì a vivere nel Capanno, proprio come un eremita e tra aggiunte e trasformazioni varie gli diede una personalità inconfondibile, ibrida, un vero melting pot di stili architettonici e decorazioni bizzarre.
Il Villino subì, nel corso dei decenni, vari vandalismi, sia durante la II guerra mondiale (fu occupato per 3 anni dalle truppe angloamericane) che nel periodo successivo. Il colpo di grazia arrivò nel 1991, quando un incendio ne rovinò i muri e le pareti. Ma il Villino venne immediatamente restaurato in maniera meticolosa e attenta, ed oggi possiamo ammirarne il risultato.
Il nome di questa casa deriva dalla presenza un po’ ovunque della civetta, uno dei tanti simboli esoterici amati dal principe Giovanni. C’è addirittura un’intera Stanza delle civette, impreziosita e arricchita da delle bellissime vetrate con questo uccello appollaiato su tralci d’edera. I dolci rapaci dagli occhi tondi accolgono i visitatori già all’entrata, e i loro disegni sono un po’ ovunque sparsi per tutta la casa. Una delle leggende legate alla Casa delle Civette è che chi riesca a contarle tutte, dalla più grande ed elegante fino alla più nascosta, avrà in dono dal fantasma del Principe Giovanni eterna saggezza e sapienza.
Attualmente la Casina è formata da due edifici, il villino principale e la dependance, collegati da una galleria in legno e da un passaggio sotterraneo. Anche qui, riguardo il passaggio sotterraneo, si legge di diverse leggende. Una racconta che il Principe Giovanni, sebbene si fosse rifugiato nella sua vita da eremita, amasse lo stesso la compagnia di belle donne, perciò aveva fatto costruire il passaggio sotterraneo… Ad ogni modo, l’esterno sembra un’accozzaglia di elementi che insistono sull’originaria, rustica struttura, ma in realtà sono finemente arricchita da grandi finestre, loggette, porticati, spioventi, archetti e scalette. Insomma, ogni centimetro delle pareti esterne è curata nel minimo dettaglio.
Ultima ma non ultima, la leggenda delle vetrate. Siccome la Casa delle Civette, come già accennato, è decorata da bellissime vetrate in stile liberty, si dice che alcuni visitatori abbiano visto effettivamente le civette dipinte sui vetri muoversi, sbattere le ali o capovolgere gli occhi. Si tratta naturalmente di un’illusione ottica data dall’enorme quantità di rapaci presente e dalle vetrate così luminose e limpide da rispecchiare gli alberi e la natura tutt’attorno ma… è bello fantasticare!

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