Alla scoperta della Capitale. Camminare sulla storia, il sistema di mura e porte di Roma

Riproponiamo un bell'articolo di Roma Capitale. Da duemila anni sono il biglietto da visita per chi arriva nella capitale. Ancora oggi le mura di Roma sono la prima immagine della città storica che si presenta agli occhi dei turisti in arrivo alla stazione Termini, esattamente come nei secoli scorsi per chi arrivava da fuori città. Le mura con il loro sistema di porte rappresentano un patrimonio storico-culturale unico, sono il più esteso monumento cittadino e uno dei più vasti al mondo.
Alla scoperta della Capitale. Camminare sulla storia, il sistema di mura e porte di Roma.
Riproponiamo un bell’articolo di Roma Capitale. Da duemila anni sono il biglietto da visita per chi arriva nella capitale. Ancora oggi le mura di Roma sono la prima immagine della città storica che si presenta agli occhi dei turisti in arrivo alla stazione Termini, esattamente come nei secoli scorsi per chi arrivava da fuori città. Le mura con il loro sistema di porte rappresentano un patrimonio storico-culturale unico, sono il più esteso monumento cittadino e uno dei più vasti al mondo.
Delle mura più antiche della città, le Romulee, collocabili sul Colle Palatino, oggi non rimane nulla. Successivamente, nel VI secolo a.C., vennero edificate le Mura Serviane, attribuite al re Servio Tullio. In epoca repubblicana, dopo l’invasione dei Galli nel IV secolo a.C., le mura furono ricostruite. Oggi sono conosciute come Mura Serviane Repubblicane e ne rimangono visibili dei tratti alla stazione Termini, al Campidoglio e a Largo Magnanapoli. Questo sistema difensivo circondava il centro abitato per un perimetro di 11 chilometri e dieci porte. Poi per un lungo periodo la Roma imperiale non ebbe bisogno di nuove mura che invece divennero un’esigenza nel III secolo d.C., quando la città perse il suo prestigio politico e iniziò un lungo periodo di crisi economica. Sono proprio queste le parti oggi ancora maggiormente visibili, quelle fatte costruire dall’imperatore Aureliano per la difesa della città ed edificate in poco meno di cinque anni, tra il 271 e il 275 d.C., con un’estensione di 19 chilometri per fronteggiare la minaccia di invasione dei barbari.
Oggi di quell’imponente costruzione sono visibili poco più di 12 chilometri, rimasti sospesi a cavallo tra la città storica e le successive espansioni urbanistiche. L’altezza delle mura raggiungeva i 6 e a volte gli 8 metri e la larghezza era di circa 3 metri e mezzo. Proprio per questo, anche grazie agli interventi che si sono succeduti nel corso dei secoli e che ne hanno ampliato passetti e camminamenti, in alcuni tratti sono ancora percorribili. E qui la scoperta: una camminata lungo le mura permette una visuale inedita e affascinante di Roma che appare come sospesa e al riparo dal traffico in questa insolita oasi urbana.
Il circuito difensivo nei secoli è stato oggetto di vari interventi di restauro e anche di parziali demolizioni quando Roma divenne Capitale del Regno d’Italia. I tratti di via Campania e viale Pretoriano, quello di viale Carlo Felice, il tratto delle Mura Latine con Porta Latina e Porta Appia/San Sebastiano, sede del Museo delle Mura, quello di via del Campo Boario con Porta San Paolo, fino a Porta San Pancrazio, Porta Settimiana e alla Torre di vicolo Moroni: esplorare e conoscere le Mura è un vero e proprio viaggio nel tempo e nella storia. Ancora di più lo è passeggiare sui camminamenti in cima. Vi proponiamo alcuni percorsi (purtroppo per la loro collocazione non sono accessibili ai visitatori con disabilità o lo sono solo in parte).
Un percorso particolarmente suggestivo per le imponenti arcate che lo sovrastano è quello delle Mura Aureliane di via Campania, nel tratto da Porta Pinciana a via Marche, aperto per la prima volta al pubblico tre anni fa. Il camminamento si snoda lungo due ordini di arcate, la cui costruzione risale al V secolo dopo Cristo, sotto l’imperatore Onorio. Furono poi inglobate nel muro di confine della Villa Boncompagni Ludovisi e infine divennero, nei primi decenni del secolo scorso, sede di studi di artisti. Dalla Porta Pinciana è possibile scorgere l’inizio di via Veneto. L’ingresso al tratto percorribile delle Mura è consentito solo con la prenotazione obbligatoria allo 060608 (tutti i giorni dalle ore 9 alle 19) e la visita viene organizzata a gruppi (massimo 10 persone). Il costo del biglietto è di 4 euro (3 euro per il ridotto) e il pagamento avviene in contanti sul posto. L’ingresso è gratuito con la MIC Card.
Un altro luogo consigliato è in via di Porta San Sebastiano 18, dove si trova anche il Museo delle Mura. Il percorso espositivo permette di conoscere la storia delle fortificazioni di Roma, dall’età antica a quella medievale fino a quella moderna. Lungo il tragitto si trovano anche le mensole di travertino in cui scorrevano le corde che manovravano la grata di chiusura dell’arco di ingresso: un particolare che testimonia l’uso della porta e delle mura. Il percorso termina con l’accesso al camminamento esterno sulla terrazza panoramica, qui la vista è mozzafiato con lo sguardo che si perde verso l’Appia Antica fino ai Castelli romani e su un ampio parco che delimita le mura.
Il Museo è aperto dal martedì alla domenica dalle 9 alle 14 (l’ultimo ingresso un’ora prima della chiusura). Anche se non obbligatorio, è consigliabile consultare il sito del Museo prima di programmare la visita oppure chiamare lo 060608 (obbligatoria la prenotazione telefonica per gruppi e scuole).
La Sovrintendenza di Roma Capitale periodicamente organizza visite guidate alle Mura. Il calendario è pubblicato sul sito.
Altro percorso affascinante è quello delle Mura Aureliane di viale Pretoriano, nel tratto tra via dei Frentani e via dei Ramni, che però da settembre 2023 è chiuso e non accessibile per importanti interventi di consolidamento e restauro finanziati con i fondi del progetto PNRR.
Questo camminamento già nel XVIII secolo era stato riadattato per consentire lunghe passeggiate con affaccio sulla città e sulla campagna.
Altri progetti legati ai finanziamenti PNRR riguardano il restauro e la valorizzazione di numerosi tratti di Mura della città, come quello delle Mura Serviane, delle Mura Gianicolensi adiacenti a Villa Sciarra e delle Mura Aureliane in varie parti.

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