Alla scoperta di Roma. Incontri con gli alberi monumentali, quali sono e dove trovarli

Proponiamo questo bell'articolo di Roma Capitale sugli alberi monumentali. Su oltre 300mila alberature cittadine solo 19 citazioni nell’elenco degli Alberi monumentali d’Italia, un numero che non rende giustizia al nostro patrimonio botanico.
Alla scoperta di Roma. Incontri con gli alberi monumentali, quali sono e dove trovarli.
Proponiamo questo bell’articolo di Roma Capitale sugli alberi monumentali. Su oltre 300mila alberature cittadine solo 19 citazioni nell’elenco degli Alberi monumentali d’Italia, un numero che non rende giustizia al nostro patrimonio botanico.
Ecco perché il Dipartimento Tutela Ambientale ha organizzato un nuovo censimento dei potenziali candidati a “monumento verde”, avvalendosi delle segnalazioni di associazioni e cittadini e del prezioso aiuto dei giovani volontari del Servizio Civile.
La rilevazione terminata a dicembre ha consentito di individuare oltre 20 esemplari da proporre per l’inserimento nell’elenco regionale che fa capo al Ministero Agricoltura.
Ma quali sono le caratteristiche che rendono un albero monumento d’Italia? Età, dimensioni, rarità ma anche l’importanza per l’habitat e la struttura della pianta. Contano anche valenza storica e culturale e non ultima la rilevanza paesaggistica.
In attesa delle new entry previste nei prossimi mesi, andiamo a conoscere gli alberi monumentali già in elenco. Organismi vegetali che hanno visto la storia passare sotto le loro fronde e la città trasformarsi in una metropoli.
Creature magnifiche ed imponenti che hanno saputo sopravvivere in un ambiente urbano ed antropomorfo al quale si sono perfettamente adattati regalando ombra, bellezza e aria pulita a tante generazioni di romani.
Cedri del Libano, Ginkgo Biloba, Ippocastani, Palme, Querce e Fitolacche: per andare a conoscere di persona queste splendide creature, il Dipartimento capitolino mette a disposizione una mappa interattiva.
In un click tutto il necessario – localizzazione, foto ed una breve descrizione – per costruire i propri percorsi alla scoperta degli alberi monumentali di Roma.
Un gruppetto è concentrato al Gianicolo. Un grande Cedro del Libano scelto anche per forma e portamento spicca accanto all’Ossario Garibaldino, mentre nella vicina Villa Sciarra un insieme di Ginkgo Biloba selezionati per la rarità ed il pregio paesaggistico fa compagnia in viale Leducq ad un’altra rarità costituita da uno splendido ed enorme Podocarpo.
Presso l’istituto di Studi Germanici, inoltre, un Cedro dell’Himalaya è stato scelto per il portamento e perché essenziale alla realizzazione del progetto architettonico.
Sul colle capitolino, la Fitolacca arborea dall’enorme chioma accompagna la salita a sinistra della Cordonata, mentre a destra, in via delle Tre Pile, si scorge un grande Ippocastano scelto anche per il pregio paesaggistico.
In via delle Terme di Caracalla, nell’ambito del Parco di Porta Capena, fa bella mostra di sé un insieme di Platani comuni. Raggiungendo Villa Celimontana, in viale Spellman si possono ammirare un Pino d’Aleppo ed un Cedro del Libano.
Un cenno a sé meritano i tre monumenti vegetali all’interno del Parco di San Sisto che essendo sede del Servizio Giardini capitolino non è aperto al pubblico, ma è accessibile in occasione delle non rare visite guidate organizzate dal Dipartimento Tutela Ambientale. È qui che dimorano un Cedro del Libano e due rarità: una Ceiba, originaria dei climi tropicali dalla splendida fioritura, e un ibrido di Quercia americana.
A Villa Pamphili, la più estesa delle ville comunali, un Cedro del Libano ombreggia il belvedere del lago del Giglio, mentre a Villa Borghese un altro bell’esemplare di Cedro del Libano fa compagnia ad un Leccio altrettanto monumentale in viale del Lago.
Inoltre, l’insieme dei Platani Orientali della Valle del Graziano, nei pressi del Bioparco, costituisce un patrimonio genetico prezioso. Questi antichi giganti verdi si differenziano dai tanto diffusi platani romani, ibridi e presenti sui Lungotevere ed in tanti altri viali cittadini, poiché conservano un prezioso dna originario.
Villa Torlonia, caratteristica per le architetture da favola della Casetta delle Civette e della Serra Moresca ospita un colossale Cedro del Libano.
Infine, a Montesacro un grande Platano sorveglia la strada, collocato su viale Jonio angolo via Montecassino, mentre all’Esquilino un bel gruppo di Palme californiane arricchisce la già esuberante e splendida vegetazione del giardino Calipari a piazza Vittorio.

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