Fascismo a tavola, ad Artena un ristorante elogia Mussolini e inneggia al Ventennio

In Italia esiste un ristorante «nero» e nostalgico del fascismo. Il tributo culinario a Mussolini e al Ventennio in un locale laziale.
Fascismo a tavola, ad Artena un ristorante elogia Mussolini e inneggia al Ventennio.
In Italia esiste un ristorante «nero» e nostalgico del fascismo. Il tributo culinario a Mussolini e al Ventennio in un locale laziale.
In Italia, c’è un ristorante dal tono “nero” e permeato di nostalgia per il periodo fascista. Il menù fa sottintendere l’ammirazione per il Duce e la clientela è composta principalmente da nostalgici del periodo più controverso nella storia italiana. Il Ristorante Federale, situato ad Artena, è un’affermata istituzione gestita da una famiglia, attiva da molti decenni e caratterizzata da una cucina che sembra ancorata agli anni Ottanta, con un menu estremamente vario.
Tra i piatti di spicco figurano i “medaglioni del duce” e la mousse di Claretta, la compagna segreta di Mussolini. Sebbene possa sembrare un luogo ordinario a prima vista, il Ristorante Federale si dichiara apertamente come un mausoleo del Ventennio fascista, con il Duce che domina le sale.
Il piccolo borgo, con meno di 15.000 abitanti, ha attirato l’attenzione solo qualche anno fa, quando diversi giornalisti hanno visitato il civico 8 di via Michelina a seguito di alcuni eventi di attualità. Nell’estate del 2017, in seguito a un’inchiesta di Repubblica, la Digos aveva fatto irruzione nello stabilimento Punta Canna di Chioggia a causa di episodi, manifestazioni e discorsi apertamente inneggianti al Duce tenuti dal proprietario.
La signora Adelaide, proprietaria del ristorante insieme alla sua famiglia, ha difeso l’attività affermando che personaggi noti come Storace, Rauti e Alemanno hanno frequentato il locale, sottolineando che si tratta di storia che non dovrebbe essere cancellata.
Secondo quanto riportato da Gambero Rosso, il ristorante ha ottenuto una valutazione di 4 su 5. Le opinioni variano, con alcune persone che lamentano un servizio lento ma apprezzano il cibo, mentre altri lo definiscono un luogo intriso di “nastri orrori” e alcuni lo descrivono come un locale piacevole con un arredamento “a tema storico”, buona cucina e un vino della casa particolarmente apprezzato. Indubbiamente, è un locale che funziona da molti anni, considerato da alcuni utenti come “un ristorante come un altro”. Al bancone, spicca una targa recante le ultime parole del Duce: “Vorrei soltanto che un giorno gli Italiani sapessero ricordare che li ho soprattutto amati, e che ogni mio atto e pensiero furono rivolti alla grandezza dell’Italia”.

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