Invasione di venditori abusivi nel centro storico di Roma: dalle false griffe all’acqua, ogni prodotto è in vendita

Il flusso incessante di turisti nella Città Eterna ha dato vita a una proliferazione di venditori abusivi, che si diffondono in luoghi celebri come piazza Navona, via del Corso, piazza di Spagna e la Fontana di Trevi. Anche nelle vicinanze dei Fori Imperiali e ai semafori nei pressi del Colosseo, essi offrono prodotti contraffatti pronti per essere ceduti. Tuttavia, questa invasione non è sempre un quadro gradevole, per usare un eufemismo.
Invasione di venditori abusivi nel centro storico di Roma: dalle false griffe all’acqua, ogni prodotto è in vendita.
Il flusso incessante di turisti nella Città Eterna ha dato vita a una proliferazione di venditori abusivi, che si diffondono in luoghi celebri come piazza Navona, via del Corso, piazza di Spagna e la Fontana di Trevi. Anche nelle vicinanze dei Fori Imperiali e ai semafori nei pressi del Colosseo, essi offrono prodotti contraffatti pronti per essere ceduti. Tuttavia, questa invasione non è sempre un quadro gradevole, per usare un eufemismo.
In piazza del Pantheon, venditori espongono vari articoli come selfie stick, caricatori portatili per smartphone, sciarpe e occhiali di marca contraffatti, giocattoli e articoli per la casa su teli stesi a terra. Di fronte a questa situazione, il Comune di Roma ha istituito una task-force dei vigili contro il degrado urbano nel centro storico.
I prezzi degli oggetti venduti oscillano quasi sempre attorno ai seguenti valori: 15 euro per un selfie stick e 5 euro per una sciarpa contraffatta. Nei luoghi particolarmente affollati e sorvegliati dalle forze dell’ordine, i venditori nascondono la merce in zaini e borse per facilitare una fuga rapida, esponendo la merce solo quando necessario. Questi venditori ambulanti, intenti a cedere i propri prodotti, sono diffusi anche a Trastevere e nei dintorni di Castel Sant’Angelo.
Vicino alla stazione della metropolitana di piazzale Flaminio, una ventina di borse in finta pelle è esposta su un lenzuolo, pronta per essere venduta al prezzo di trenta euro. Ogni zona turistica ha il suo “prodotto tipico”: sciarpe in stile inglese in piazza della Rotonda, luci colorate alla Fontana di Trevi, borse di marca in via delle Muratte, dipinti sul marciapiede ai Fori Imperiali, e così via.
Banche di cibo e bevande regolari, come camioncini che offrono frutta, panini, bevande, gelati e dolci, sono presenti con licenze legittime. Tuttavia, a differenza dei negozi e supermercati tradizionali, i loro prezzi sono notevolmente più alti. Ad esempio, una bottiglia d’acqua può costare 1,50 euro in più rispetto alla media. I venditori abusivi, d’altra parte, possono arrivare a chiedere quattro euro per una bottiglia d’acqua da mezzo litro. La sicurezza alimentare, in questi casi, è spesso trascurata, con bottiglie d’acqua nascoste nei tombini e nelle cabine dei servizi per evitare sequestri.

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