Navi da crociera a Fiumicino: il progetto del nuovo porto privato tra approvazione e perplessità

Un ambizioso progetto di trasformazione del porto turistico di Fiumicino, originariamente destinato a imbarcazioni di medie e piccole dimensioni, sta attirando l'attenzione e sollevando numerose interrogative.
Navi da crociera a Fiumicino: il progetto del nuovo porto privato tra approvazione e perplessità.
Un ambizioso progetto di trasformazione del porto turistico di Fiumicino, originariamente destinato a imbarcazioni di medie e piccole dimensioni, sta attirando l’attenzione e sollevando numerose interrogative.
La proposta di convertire il porto in un approdo per mega navi da crociera suscita preoccupazioni soprattutto in relazione al coinvolgimento della Royal Caribbean e al Giubileo del 2025, nonostante l’esistenza di un nuovo approdo pubblico in fase di costruzione a soli due chilometri di distanza. Le preoccupazioni maggiori riguardano anche l’impatto ambientale associato a questo progetto.
La decisione di erigere un nuovo porto crocieristico privato a Fiumicino ha ricevuto l’approvazione unanime da parte di diversi partiti politici, motivata dalla prospettiva di ospitare il Giubileo del 2025. Tuttavia, sorgono crescenti dubbi riguardo alle ragioni di fondo di questo progetto e alle sue conseguenze.
La Royal Caribbean Group ha ottenuto la concessione per la realizzazione del nuovo porto turistico a Fiumicino, con l’intenzione di accogliere le più imponenti navi da crociera del pianeta. Tuttavia, alcune questioni cruciali, tra cui la Valutazione di Impatto Ambientale, restano ancora irrisolte in attesa dell’approvazione da parte del Ministero della Transizione Ecologica.
La comunità locale e le organizzazioni ambientali sollevano numerose preoccupazioni e domande in merito a questo progetto. In particolare, la concessione attuale sembrerebbe essere finalizzata a ospitare imbarcazioni di medie e piccole dimensioni, non certo mega navi da crociera. La posizione proposta del nuovo porto potrebbe altresì avere un impatto significativo sull’ecosistema, soprattutto data la sua vicinanza alla foce del fiume Tevere.
La decisione di creare un nuovo porto privato per le navi da crociera alimenta ulteriori preoccupazioni in merito a possibili violazioni delle regole e delle procedure, nonché all’uso strumentale degli strumenti governativi per accelerare il processo decisionale. In aggiunta, suscita interrogativi il notevole investimento già in corso per un porto pubblico situato a soli due chilometri di distanza.
Infine, preoccupazioni sulla legittimità dell’operazione emergono, poiché sembra che la Regione Lazio non sia stata informata a riguardo. Le inquietudini si concentrano sull’impatto ambientale e sul modello di sviluppo che il porto rappresenterebbe per il territorio.

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