Cos’è quella alta torre di tubi innocenti con due grandi schermi che preoccupa i residenti del quartiere Flaminio?

Su una struttura metallica alta 26 metri, si ergono due display al LED di dimensioni 10x5, oscurando la vista di chi abita in piazza Mancini. Una presenza che ha suscitato dibattiti anche tra i consiglieri municipali.
Cos’è quella alta torre di tubi innocenti con due grandi schermi che preoccupa i residenti del quartiere Flaminio?
Su una struttura metallica alta 26 metri, si ergono due display al LED di dimensioni 10×5, oscurando la vista di chi abita in piazza Mancini. Una presenza che ha suscitato dibattiti anche tra i consiglieri municipali.
La presenza di una torre alta 26 metri, collocata su un terreno privato a piazza Mancini e dotata di due enormi schermi al LED, ha lasciato perplessi gli abitanti del Flaminio, in particolare coloro che si affacciano su lungotevere Ammiraglio Thaon di Revel. La questione ha coinvolto ora anche la sfera politica, poiché nel II municipio consiglieri e consigliere vogliono comprendere le ragioni dietro l’autorizzazione a una struttura visivamente così impattante.
La struttura, ora completamente eretta, si erge nelle immediate vicinanze degli edifici e del fiume Tevere, offuscando al pare la vista di Monte Mario. Due schermi al LED dalle dimensioni 10×5, montati su una struttura metallica alta 26 metri, dovrebbero essere rimossi entro aprile. Attualmente spenti di giorno e illuminati di notte (senza proiettare alcun messaggio), hanno attirato l’attenzione di tutti, soprattutto perché si trovano nell’area che ospitava l’ex Axel, una pista di ghiaccio aperta nel 2010 e poi sequestrata per abusivismo cinque anni dopo. Nonostante il parere negativo del dipartimento attività produttive di Roma Capitale e della Sovrintendenza Capitolina, i lavori sono proseguiti e sono stati recentemente completati.
Il terreno, originariamente di proprietà dell’Inps, è stato messo all’asta in aprile 2022 con una base di partenza di circa 450mila euro. È stato aggiudicato per quasi 1 milione e mezzo di euro alla Oliver Westy Srl, controllata da Walter Bucciarelli, che ne ricopre anche il ruolo di CEO. Nonostante l’intenzione iniziale di sviluppare un centro sportivo, con campi da tennis e padel, l’unico risultato tangibile finora è stata la comparsa di questa torre luminosa. La struttura è gestita dalla Dnage Srl, una società romana specializzata nell’organizzazione di eventi e viaggi.

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