Daniele De Rossi potrebbe sostituire Mourinho in caso di esonero dello Special One.

La permanenza di Mourinho sulla panchina della Roma è ora in discussione dopo l’ennesima sconfitta contro il Milan. Il tecnico portoghese si gioca il futuro nelle prossime due partite contro Verona e Salernitana. In caso di mancato successo, emerge il nome di Daniele De Rossi come possibile traghettatore.

Nonostante oltre due anni di supporto incondizionato, parte dei tifosi romanisti mostra segni di stanchezza nei confronti di Mourinho. La delusione per le prestazioni deludenti e l’assenza di risultati ha generato proteste sia allo stadio che sui social. La mancanza di gol su azione della Roma in Serie A e le controversie sul derby hanno alimentato la frustrazione.

La situazione di Mourinho è ora critica: se non riesce a ottenere risultati positivi nelle prossime due partite, la Roma potrebbe prendere provvedimenti. Le prossime sfide contro Verona e Salernitana saranno decisive. La possibilità di un esonero non è più un’ipotesi remota, e la proprietà sta valutando altri profili, considerando anche il ruolo del direttore sportivo.

Per il futuro, i profili di Thiago Motta e Palladino sembrano interessare per giugno, con un focus particolare sul gioco. In caso di un naufragio imminente, l’idea sarebbe quella di un traghettatore, e l’ipotesi Daniele De Rossi attira l’attenzione. L’ex centrocampista, appassionato di Mourinho, ha sempre sognato di allenare la sua squadra del cuore, anche se al momento il suo coinvolgimento resta solo un’idea. Adesso spetta a Mou difendere la sua panchina, che non è mai stata così precaria dall’arrivo a Trigoria.

Emanuela Orlandi, nuova ipotesi: «I suoi resti a Santa Maria Maggiore».

Si è tenuto nei giorni scorsi un sit-in sotto al palazzo di Giustizia in piazza Cavour a Roma per ricordare Emanuela Orlandi, la giovane scomparsa nel 1983 a Roma. Nel corso della manifestazione il fratello di Emanuela, Pietro Orlandi, ha lanciato anche una ipotesi nuova sui resti di Emanuela.

In occasione di un recente sit-in sotto al palazzo di Giustizia a piazza Cavour a Roma per ricordare la scomparsa di Emanuela Orlandi nel 1983, suo fratello Pietro ha avanzato una nuova ipotesi sui resti della giovane.

Durante la manifestazione, Pietro Orlandi ha presentato una lista di persone che, secondo lui, dovrebbero essere convocate dalle procure vaticana e romana, nonché dalla Commissione di inchiesta. Il “memoriale” è già stato consegnato al pm vaticano Alessandro Diddi.

Pietro Orlandi ha coinvolto il cardinale Santos Abril y Castello, ex arciprete di Santa Maria Maggiore, e l’ex ministro della Cultura, Dario Franceschini, nell’ipotesi sui resti di Emanuela. Ha affermato che il Cardinale Abril era a conoscenza della situazione e che, da messaggi WhatsApp in loro possesso, emergerebbe che nel 2014 erano state effettuate indagini sotto le tombe nel Campo Santo Teutonico, rivelando la presenza di qualcosa. Successivamente, si afferma che il Cardinale Abril avrebbe consegnato qualcosa a Santa Maria Maggiore.

Pietro Orlandi ha invitato a verificare la conferma di questi fatti presso il ministro dei Beni Culturali dell’epoca, Franceschini, sottolineando che potrebbe essere informato su questi eventi anche se potrebbe non essere coinvolto direttamente. La richiesta è stata quella di indagare se nel 2014 Franceschini avesse autorizzato lavori a Santa Maria Maggiore, per chiarire ulteriormente la situazione.