Roma, nuova stazione Trastevere: ecco come sarà.

Come sarà la nuova stazione di Trastevere? Il progetto sembra immenso e riguarda tutto il quadrante Marconi. Eccone i dettagli!

È stato da poco presentato il nuovo progetto di riqualificazione che avrà come obiettivo principale la riformulazione della stazione di Trastevere. Il piazzale antistante verrà rimesso a nuovo, così come il sottopasso e nuove pensiline per il passaggio dei viaggiatori. Inoltre, ci saranno due nuovi accessi pedonali, uno da Via Portuense e uno da Via del Fornetto.

Grazie all’investimento di 8 milioni di euro, il Comune di Roma e la RFI (Rete Ferroviaria Italiana) sono riusciti a formulare un pacchetto d’interventi che vogliono rendere la stazione di Trastevere un centro strategico per il turismo di massa e per gli spostamenti interni ed esterni alla città. È un progetto ambizioso, benvoluto dai cittadini e necessario affinché l’intera area venga riqualificata. La nuova stazione potrebbe far transitare giornalmente più di 50mila persone, permettendo loro di raggiungere le altre stazioni in città in meno di 15 minuti. “Città dei 15 minuti” è stato un baluardo della campagna elettorale dell’attuale sindaco Roberto Gualtieri, quindi ora i cittadini si aspettano che il “motto” politico venga rispettato.

La prima fase partirà entro l’estate 2023, con la creazione del nuovo accesso pedonale che parte da via Marconi e arriva in via Portuense. L’intervento riqualificherà l’intera stazione e il suo impatto sostenibile è ciò che ha convinto la giunta ad approvare il progetto. La seconda fase inizierà invece in autunno, quando inizieranno i lavori per allargare via Portuense fino al piazzale della Radio. In questo modo verrà costruita una grande e larga promenade che porta i viaggiatori direttamente in stazione, in tutta sicurezza e senza il traffico a bloccarne il passaggio.

Si tratta di un’opera che prevede anche l’istituzione di grandi aree verdi. Saranno realizzate dei viali alberati che costeggeranno i marciapiedi e le strade ciclo-pedonali, così da rendere il progetto più ecologico e fornire tutti gli strumenti urbanistici che rendono Roma una città amante degli spazi verdi. Il centro di questa rigenerazione urbana prevederà anche la riqualifica di Piazza Flavio Biondo, con la realizzazione di un parcheggio da 450 posti auto. Inoltre, nel breve periodo, inizieranno anche i lavori per l’ammodernamento del Ponte di Ferro. Insomma, una lunga serie d’interventi a cui se ne aggiungeranno altri e che dovrebbero rendere la zona di Trastevere e quella circostante più vivibile, meno caotica e più sostenibile.

Questo intenso processo di trasformazione urbanistica dell’intero quadrante Marconi sblocca definitivamente la situazione di stallo che si è creata nel corso dei decenni. Tutti i progetti contribuiscono non solo a disegnare una nuova visione per la città di Roma, ma infondono anche fiducia ai cittadini che vedono finalmente la loro città rimessa a nuovo e pronta ad affrontare le nuove sfide che il futuro sta preparando.

La Casina Vignola Boccapaduli riapre e diventa porta culturale tra Appia e area archeologica centrale.

Apre al pubblico la Casina Vignola Boccapaduli dopo un articolato intervento di restauro, riqualificazione e nuovo allestimento che restituisce alla città un edificio storico di grande valore, situato in piazza di Porta Capena, a pochi metri dal punto in cui sorgeva l’antica porta di accesso alla via Appia.

L’edificio cinquecentesco, originariamente destinato a ospitare la dimora del conservatore capitolino Prospero Boccapaduli, è stato completamente ripensato per assumere oggi un ruolo rinnovato e strategico, trasformandosi in un punto di riferimento informativo per cittadini e turisti che attraversano una delle aree più ricche di storia della Capitale, in una posizione di raccordo tra l’Area Archeologica Centrale e la via Appia Antica e a breve distanza dal Celio, dal Palatino e dall’Aventino. I lavori di valorizzazione, condotti sotto la direzione scientifica della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, hanno permesso di riconvertire l’antico portico in travertino del piano terra in uno spazio dedicato alla vendita dei biglietti del sistema dei Musei Civici e di prodotti culturali ed editoriali, dando vita a un centro aperto tutti i giorni che svolgerà anche la funzione di infopoint per l’Area Archeologica Centrale e per i principali siti monumentali dell’Appia Antica.

In questo contesto si inserisce la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra il Parco Archeologico dell’Appia Antica e la Sovrintendenza, finalizzato a rendere la Casina un punto informazione e di collegamento tra il Celio, il Colosseo e le Terme di Caracalla, nonché una vera e propria stazione di partenza dei percorsi pedonali e ciclabili diretti verso l’Appia Antica, con informazioni sui numerosi itinerari e sui punti di interesse che da Porta Capena si diramano lungo il tracciato dell’antica via fino ai Castelli Romani. I lavori, finanziati con fondi giubilari, hanno così riconvertito il portico in uno spazio interamente dedicato ai visitatori e si inseriscono all’interno del più ampio progetto del Centro Archeologico Monumentale, il CArMe, il piano di trasformazione dell’area compresa tra Fori, Colosseo, Colle Oppio, Celio, Terme di Caracalla, Circo Massimo, Foro Boario e Campidoglio, il cui primo tassello è rappresentato dalla realizzazione della Nuova Passeggiata Archeologica nell’area centrale della città, un grande anello pedonale che consentirà di camminare in un contesto mirabile e unico al mondo, dai Fori al Colosseo, dal Celio al Palatino, dalle Terme di Caracalla al Circo Massimo fino al Campidoglio, rafforzando il legame tra patrimonio storico, fruizione pubblica e accoglienza culturale.