La ricostruzione 3D della Basilica di Massenzio: intervista a Marco Mellace
Marco Mellace è il docente appassionato di ricostruzioni 3D che ha lavorato sulla modellazione grafica della Basilica di Massenzio. Il suo lavoro è di una bellezza disarmante!
La ricostruzione 3D della Basilica di Massenzio: intervista a Marco Mellace.
Marco Mellace è il docente appassionato di ricostruzioni 3D che ha lavorato sulla modellazione grafica della Basilica di Massenzio. Il suo lavoro è di una bellezza disarmante!
Tramite la ricostruzione 3D, arte grafica di nuovissima generazione, è possibile oggi vedere edifici, palazzi e templi antichi a noi pervenuti solo in piccola parte. La modellazione 3D ci permette di scoprire le strutture antiche e di entrare in un mondo quasi incantato, fatto di continua scoperta.
Marco Mellace, docente e appassionato la modellazione 3D, ha riversato la passione all’interno della didattica attraverso creazione contenuti digitali multidisciplinari interamente creati da lui. Il dottor Mellace mette insieme storia, arte, matematica, economia, disegno e grafica per creare dei paesaggi e degli edifici che oggi non ci sono più, ma che possiamo leggere sui libri di storia. Marco riporta in vita costruzioni antiche e dona del loro originario splendore, proprio come la Basilica di Massenzio. Supportato nelle ricerche da Marco Cecini, uno dei massimi esperti sulla storia di Massenzio e conduttore della trasmissione Aeternitas, Mellace ha realizzato questa costruzione 3D per i propri studenti, ma anche per tutti gli appassionati e gli amanti della storia e dell’arte.
Il grande orgoglio dei due studiosi è stato proprio quello di usare la modellazione 3D per creare un’opera che ad oggi è la più attendibile e vicina alla realtà di allora. Marco Mellace ha seguito gli ultimi studi fatti in merito ed è il primo ad aver ricostruito fedelmente quella che era la pavimentazione della Basilica. L’arte 3D ha riportato in vita la Basilica di Massenzio!
La maggior parte del pubblico crede che questa basilica sia stata costruita e finita da Costantino, e invece è stato proprio Massenzio ad ultimare l’opera. La loro ricostruzione 3D è la prima che inserisce un possibile aspetto della statua di Massenzio, i cui resti si trovano al Campidoglio. Il Colosso di Costantino in realtà dovrebbe chiamarsi il Colosso di Massenzio, perché il volto che si può riconoscere sulla statua non riporta i tratti originari di Costantino, bensì di Massenzio. La Basilica 3D riporta fedelmente anche questo particolare: nella ricostruzione, si può scorgere facilmente quello che era il volto di Massenzio, naso, mento e occhi. L’attuale statua che si trova al Campidoglio mostra un’attaccatura di capelli più alta rispetto a quella originale, chi ha l’occhio allenato può vedere che i capelli sono stati pareggiati per assomigliare di più a quelli di Costantino. Una trasformazione in piena regola che vede il suo declino grazie al minuzioso lavoro di Marco Mellace.
Il loro fatto dai due studiosi cerca di rispettare anche gli aspetti più estetici della Basilica, passata alla storia come un’opera di grandiosa bellezza. Tutte le colorazioni della Basilica sono state rispettate, perché era una costruzione molto particolare per l’epoca. I marmi della Basilica erano al 70% gialli, con qualche accenno di rosso e di verde qua e là. Si è trattato di un lavoro minuzioso, dalla ricerca storica fino alla documentazione grafica. Grazie a Marco Mellace e Marco Cecini oggi possiamo di nuovo ammirare questa Basilica, tanto antica quanto importante. Le loro attività si trovano su Youtube, sul canale Flipped Prof.
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