Camerata Vecchia, sito archeologico completamente abbandonato: spuntano ossa umane tra le rovine
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Il sito archeologico di Camerata Vecchia, situato a un'altitudine di 1200 metri, continua ad essere completamente abbandonato. Come se non bastasse, frammenti ossei umani che emergono tra la desolazione. Questo luogo si trova nella Valle dell'Aniene, a nord-est della Capitale, in prossimità della cittadina di Subiaco, sebbene amministrativamente associato a Camerata Nuova e al vasto territorio del Parco Regionale dei Monti Simbruini, la maggiore area protetta nel Lazio.
Camerata Vecchia, sito archeologico completamente abbandonato: spuntano ossa umane tra le rovine.
Il sito archeologico di Camerata Vecchia, situato a un’altitudine di 1200 metri, continua ad essere completamente abbandonato. Come se non bastasse, frammenti ossei umani che emergono tra la desolazione. Questo luogo si trova nella Valle dell’Aniene, a nord-est della Capitale, in prossimità della cittadina di Subiaco, sebbene amministrativamente associato a Camerata Nuova e al vasto territorio del Parco Regionale dei Monti Simbruini, la maggiore area protetta nel Lazio.
L’associazione Pro Camorata, attiva nella preservazione di questo antico sito danneggiato da un incendio nel gennaio 1859, ha sollevato la questione. In risposta, il sindaco ha affermato che i lavori di restauro, che coinvolgeranno anche l’ossario, inizieranno a breve. Stefano Nardi, presidente dell’associazione, ha sottolineato come, nonostante il passare di un mese dalla loro denuncia pubblica, il sito archeologico rimanga sommerso dalla crescita della vegetazione. Gli escursionisti che giungono al sito sono costretti ad osservare una natura in crescita invece dell’antico insediamento scavato nella roccia, che ormai è diventato indistinguibile.
Un aspetto rilevante, sottolineato da Nardi, è il degrado delle tombe interne alla chiesa principale di Camerata Vecchia, dove sono state rinvenute ossa appartenenti agli antichi abitanti, un chiaro segno del crollo di alcune di esse. L’associazione ha documentato la situazione anche attraverso un reportage fotografico pubblicato sulla loro pagina Facebook. Nardi ha concluso che le ossa esposte alle intemperie costituiscono un ulteriore affronto al luogo e un mancato rispetto per gli antichi cittadini di Camerata.
Le critiche sono state respinte dalle autorità comunali, con il sindaco di Camerata, Settimio Liberati, che ha dichiarato che i lavori di restauro del sito saranno avviati a breve dal Ministero dei Beni Culturali. Questa iniziativa avrà anche un impatto positivo sull’ossario. Il sindaco ha spiegato che i lavori avranno un primo lotto, seguito da un secondo intervento del valore di 200 mila euro, che riporteranno il sito al suo antico splendore.
Il sito di Camerata Vecchia, situato all’interno del Parco Regionale dei Monti Simbruini a 1200 metri d’altitudine, è una meta ambita per numerosi escursionisti, specialmente in questa stagione. Un sentiero di trekking molto popolare percorre la Valle sottostante, attrattiva particolare per gli amanti dell’escursionismo che esplorano l’area montana dei Monti Simbruini, al confine con l’Abruzzo.
Dopo l’incendio che devastò il borgo di Camerata Vecchia il 9 gennaio 1859, fu ricostruito più a valle, dove sorge oggi il Comune di Camerata Nuova. Questo borgo è collegato al sito archeologico originario attraverso una strada sterrata e un frequentato sentiero, molto apprezzato dai turisti che amano le escursioni in alta quota in questo vasto Parco naturale che si estende tra le province di Roma e Frosinone, da Camerata fino a Filettino in Ciociaria.
Foto Pro Camorata.
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Quiz per romani doc: cos’è questo edificio?
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Guardate bene la foto. Lo riconoscete? Sapreste dire di che edificio si tratta? Un indizio: non arriva dall’Antica Roma, bensì dal Medioevo...
Ecco un quiz pensato per tutti gli amanti di storia antica, ma non troppo. Le foto qui mostrarte ritraggono un edificio risalente al medioevo, quindi non una delle tipici reperti della Roma più antica.
Riconoscete questo edificio? Si trova nel Foro di Augusto e dal 1946 è in uso al Sovrano Militare Ordine di Malta, ma la sua storia inizia molto prima. Infatti, nel XIII secolo, questo edificio con colonnato era la sede di alcuni Cavalieri…sapreste dire quali?
Nel 1466 iniziarono le ristrutturazioni volute dal cardinale Marco Barbo, priore romano dell’Ordine, che contribuirono a dare all’edificio l’aspetto che vediamo ancora oggi. Proprio in questa epoca si colloca la splendida loggia a cinque arcate internamente affrescata. Da qui si affacciava il pontefice per la benedizione della folla.
Quando nel 1566 l’Ordine dei Cavalieri spostò la propria sede sull’Aventino, quindi papa Pio V affidò l’edificio all’Istituto delle Suore Domenicane, che avevano come scopo quello di convertire al cattolicesimo tutte le ragazze di origine ebraica che abitavano a Roma. Le suore realizzano anche dei lavori di ampliamento della struttura, e ribattezzarono la chiesa dedicandola alla Santissima Annunziatina, i cui resti sono ancora visibili lungo la via di Tor de’ Conti.
Le Domenicane rimarono in questo edificio per ben più di quattro secoli, fino al 1930. Quando si spostarono, venne effettuata la demolizione del convento per l’apertura di Via dell’Impero. All’interno dell’edificio si possono oggi visitare il Salone d’Onore, la Sala Bizantina e la Sala della Loggetta, affrescati finemente e con soffitti lignei. Nel livello sotterraneo dell’edificio si può invece ammirare la Cappella Palatina, dedicata a San Giovanni Battista, patrono dell’Ordine.
Oggi questa costruzione è un meraviglioso edificio costruito nel cuore del Foro Romano, ma senza essere un tesoro della Roma antica, e che dalle sue terrazze permette di vedere tutte le meraviglie della città eterna. La suggestività del luogo è tale che le visite per i turisti si trasformano spesso in percorsi mistici dall’atmosfera quasi solenne. È un palazzo davvero elegante e le visite guidate permettono di scoprire la storia e le leggende che vi si celano dentro. Dopotutto quasi tutti gli edifici storici di Roma hanno le loro peculiarità ed esprimono in pieno il detto “Roma non finisce mai di stupire”.
Avete riconosciuto questo luogo? Sapreste dire di che edificio stiamo parlando?
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