Pinsa e pizza: i romani quale amano di più?

Pizza o pinsa? La scelta è davvero ardua! C’è chi preferisce una bella pizza nel cartone, e chi invece ama mangiare una pinsa al volo. E voi, cosa preferite?
Pinsa e pizza: i romani quale amano di più?
Pinsa o pizza: quale preferiscono i romani? Una domanda che apre un dibattito che si rivela più complesso di quanto possa sembrare a prima vista. Seppur entrambe siano protagoniste indiscusse delle tavole capitoline e simboli di una tradizione culinaria ricca e variegata, pinsa e pizza sono in realtà due mondi distinti, profondamente diversi tra loro, non solo per gli ingredienti e la preparazione, ma anche per radici storiche, culturali e per il modo in cui vengono percepite e amate dai cittadini di Roma. A prima vista, osservando le strade della città eterna, si fatica a distinguere tra le tante pinserie e pizzerie che si affacciano su vicoli e piazze: entrambe le tipologie di locali sono presenti in grande abbondanza, come se Roma stessa non volesse schierarsi in favore dell’una o dell’altra. La domanda, quindi, diventa ancora più interessante: quale delle due delizie i romani preferiscono? La risposta non è affatto scontata, e probabilmente dipende molto dai gusti personali, dalle abitudini e dalla storia di ciascuno. La pinsa, ad esempio, affonda le sue radici in una tradizione antichissima, risalente ai tempi dell’antica Roma o forse anche prima. L’impasto, caratterizzato da una lavorazione particolare, si distingue per la sua leggerezza e fragranza, offrendo un’alternativa più digeribile rispetto alla pizza tradizionale. La pinsa è spesso farcita con ingredienti di alta qualità, e il suo sapore unico la rende apprezzata da chi cerca un’esperienza gastronomica più raffinata e meno pesante. Dall’altra parte, la pizza rappresenta il vero simbolo dell’Italia nel mondo, un’icona universale che ha saputo adattarsi e conquistare ogni palato, da quello più semplice a quello più esigente. La sua versatilità, la varietà di condimenti e la capacità di essere reinterpretata in infinite forme ne fanno un piatto che unisce generazioni e culture diverse. La differenza tra pinsa e pizza, dunque, non si limita alla forma o alla consistenza, ma si estende anche alla cultura e alla storia di chi le sceglie. Per i romani, la preferenza può oscillare tra tradizione e innovazione, tra la voglia di riscoprire antiche radici e quella di seguire le tendenze più moderne. Quello che è certo è che entrambe le specialità sono amate e rappresentano un pezzo importante dell’identità gastronomica della città. La vera sfida, forse, sta nel lasciarsi conquistare da entrambe, assaggiandole entrambe e lasciando che il proprio palato dica la parola finale. Alla fine, la domanda “pinsa o pizza?” diventa una scelta personale, un viaggio tra sapori e storie che solo chi vive e ama Roma può comprendere pienamente.
L’originalità della pinsa (ricetta al 100% romana) è dovuta al famosissimo racconto dell’Eneide. Enea, infatti, una volta arrivato nei pressi di Roma, si gusta una pinsa dopo il lungo viaggio. Possiamo dire che la pinsa, almeno in senso mitologico, è decisamente più antica della pizza. Da sempre conosciuta solo all’interno della capitale italiana, da pochi anni ha conquistato il cuore e il palato di tutti: oggi ci sono più di 5mila pinserie nel mondo e nelle grandi città italiane ne nascono di nuove ogni settimana! I professionisti del settore la considerano infatti l’antenata più antica della pizza.
Eneide a parte, la storia vede la nascita della pinsa nell’Antica Roma. Essendo stata creata dai contadini poveri dell’antica Roma, l’impasto della pinsa utilizzava solo farine ipocaloriche e ipolipidiche, digeribili da tutti. Era anche molto ricca d’acqua e la quantità di lievito era davvero esigua. Infatti, anche nell’antichità, la pinsa era originariamente molto bassa e secca. La ricetta è rimasta pressoché invariata nel corso dei millenni, e questa la rende una vera e propria prelibatezza di origine romana.
Ma i romani, quale preferiscono di più? È una domanda difficile. Il popolo di Roma, così variegato, multietnico, differenziato ed eterogeneo, conta circa 3 milioni di persone: è impossibile stabilire chi preferisce una e chi invece l’altra. Una cosa però è certa: la pinsa viene vista come patrimonio dei cittadini romani, perché l’hanno inventata duemila anni fa e poi ne hanno esportato la ricetta in lungo e in largo per il globo, mentre la pizza è invece di origine partenopea, e a quanto pare è anche molto più giovane rispetto alla tradizione della pinsa.
Fatto sta che i romani quando vogliono gustarsi un pranzo veloce o una merenda a metà giornata, scelgono la pinsa. La pizza è vista di più come un piatto aggregativo, un momento di socialità da gustare seduti a tavola insieme alla famiglia o agli amici, la pinsa è anche un momento di piacere in solitudine: non è raro vedere qualche automobilista che si mangia la sua pinsa comodamente seduto in macchina mentre cerca di divincolarsi nel traffico cittadino.
Pizza e pinsa sono due meraviglie italiane, gustose e amate da tutti! Scegliere la migliore non è affatto facile. E voi, quale preferite?

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