Finti clown a Fregene e Ladispoli chiedono soldi per i bambini: è una truffa
Un'ingannevole truffa sta colpendo le spiagge di Fregene e Ladispoli, sul litorale romano, infangando l'atmosfera spensierata delle giornate estive. Finti clown, vestiti con colorati costumi, si avvicinano in modo furbo ai bagnanti, cercando di sfruttare la loro sensibilità e generosità a fini maliziosi. Spacciandosi come volontari dell'ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma: chiedono donazioni, proclamandosi attivi nella raccolta di fondi per portare un sorriso ai bambini malati.
Finti clown a Fregene e Ladispoli chiedono soldi per i bambini: è una truffa.
Un’ingannevole truffa sta colpendo le spiagge di Fregene e Ladispoli, sul litorale romano, infangando l’atmosfera spensierata delle giornate estive. Finti clown, vestiti con colorati costumi, si avvicinano in modo furbo ai bagnanti, cercando di sfruttare la loro sensibilità e generosità a fini maliziosi. Spacciandosi come volontari dell’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma: chiedono donazioni, proclamandosi attivi nella raccolta di fondi per portare un sorriso ai bambini malati.
Questa scaltrezza manipolativa, sfruttando l’immagine del clow, colpisce dritto al cuore delle persone, riuscendo ad ottenere persino “regolari” ricevute, apparentemente a prova della loro buona fede. Tuttavia, non c’è nulla di vero in queste affermazioni e promesse. Si tratta di una truffa senza scrupoli, orchestrata da individui senza alcuna considerazione per il bene degli altri.
La truffa è stata denunciata dal giornale Repubblica, il quale ha intervistato Francesco Avallone, segretario della Fondazione Bambino Gesù Onlus, per approfondire la situazione. Avallone ha sottolineato che l’ospedale non ha mai autorizzato un’iniziativa del genere e non promuove mai raccolte fondi sotto forma di richieste porta a porta o sotto l’ombrellone. Qualsiasi raccolta fondi ufficiale avviene sempre in modo tracciabile, e i dettagli possono essere sempre verificati sul sito ufficiale dell’ospedale pediatrico.
La truffa è orchestrata con precisione dai due truffatori, che agiscono in coppia, puntando spesso su famiglie con bambini, cercando di toccare le corde del cuore dei genitori per ottenere donazioni. Anche se molti bagnanti possono intuire che si tratta di una truffa, i malintenzionati non sono ancora stati fermati dalle forze dell’ordine. Continuano a girovagare tra gli ombrelloni, cercando nuove vittime e mettendo a repentaglio il senso di fiducia e sicurezza dei bagnanti.
La situazione è talmente preoccupante che i titolari degli stabilimenti balneari hanno segnalato la vicenda alle forze dell’ordine, dopo aver ricevuto numerose lamentele da parte dei clienti che sono stati vittime di questa truffa meschina.
Questo spiacevole episodio mette in luce la necessità di essere sempre vigili e cauti quando si tratta di donazioni o contributi a scopi benefici. È importante verificare la legittimità delle richieste di donazioni e assicurarsi che i fondi vengano destinati a cause effettivamente autentiche e verificabili. Solo con la nostra prudenza e il nostro discernimento possiamo contrastare queste truffe e preservare l’integrità del nostro senso di generosità e compassione verso chi ha realmente bisogno del nostro aiuto.
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Buche e degrado a Roma: l’ironia degli abitanti esasperati in una foto
Una protesta silenziosa ma potente sta prendendo forma tra le strade di Roma. Cartelli eloquenti e provocatori hanno fatto la loro comparsa, denunciando l'inefficienza e la mancanza di conclusione di alcuni lavori pubblici avviati in passato.
Buche e degrado a Roma: l’ironia degli abitanti esasperati in una foto.
Una protesta silenziosa ma potente sta prendendo forma tra le strade di Roma. Cartelli eloquenti e provocatori hanno fatto la loro comparsa, denunciando l’inefficienza e la mancanza di conclusione di alcuni lavori pubblici avviati in passato.
I cittadini, esausti e frustrati per dover affrontare quotidianamente i disservizi e i problemi della città, hanno deciso di non restare più in silenzio. Sono usciti allo scoperto, senza nascondersi dietro il velo dell’indifferenza, e hanno scelto di far sentire la loro voce attraverso cartelli pungenti, collocati strategicamente nei punti più visibili della capitale.
“Visto che dopo cinque mesi non siamo riusciti a ripararla potete utilizzarla come un cesso alla turca”.
Questa la battuta scritta su un cartello affisso davanti a una buca recintata a febbraio a Casal Bertone . La voragine transennata dalla rete in plastica arancione è uno dei simboli della trascuratezza e delle lentezze di Roma. E agli abitanti ormai stanchi non resta che l’ironia..
Questi cartelli diventano testimonianza del malessere e dell’insoddisfazione di una comunità che desidera un cambiamento tangibile e immediato. Si tratta di un messaggio coraggioso, che riflette il sentimento condiviso di chi vive e respira Roma ogni giorno, affrontando le sfide di una città che sembra non riuscire a soddisfare le aspettative dei suoi cittadini.
Questa protesta silenziosa è il segno di una speranza che ancora brilla, nonostante le delusioni passate. È una richiesta di responsabilità e attenzione da parte delle istituzioni, affinché si possa finalmente risolvere la situazione e migliorare le condizioni della città.
La lotta per una Roma migliore e funzionante è diventata una causa comune, una mobilitazione di cittadini stanchi di aspettare. I cartelli sono la loro voce, una voce che chiede azioni concrete e soluzioni tempestive.
È un messaggio che non può essere ignorato, perché è la voce della gente, la voce di chi ama questa città ma desidera vederla finalmente risplendere nella sua piena bellezza e funzionalità.
Ora, spetta alle autorità cogliere questo segnale e rispondere con azioni concrete, dimostrando che sono disposte a prendere sul serio le richieste dei cittadini e a lavorare per rendere Roma una città migliore per tutti.
In questo periodo di cambiamento, la speranza è che queste manifestazioni di protesta possano portare a una maggiore consapevolezza e a un impegno sincero per la trasformazione positiva della città, rendendola un luogo di orgoglio e soddisfazione per chiunque vi risieda o la visiti. Solo attraverso un dialogo aperto e costruttivo sarà possibile costruire un futuro migliore per Roma e per tutti i suoi abitanti.
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