Incendio di Ciampino, allarme rosso: livelli di diossina 123 volte i limiti

Valori di diossina fino a 123 volte superiori ai limiti consentiti. Bruciore alla gola, tosse e occhi rossi sono i sintomi più comuni tra le persone costrette a indossare maschere per proteggersi.
Incendio di Ciampino, allarme rosso: livelli di diossina 123 volte i limiti.
Valori di diossina fino a 123 volte superiori ai limiti consentiti. Bruciore alla gola, tosse e occhi rossi sono i sintomi più comuni tra le persone costrette a indossare maschere per proteggersi. Il fumo arriva ai Castelli: raccomandate le finestre chiuse.
L’area dell’impianto di stoccaggio e trasferenza Eco Logica 2000, situata a Ciampino, è stata avvolta da un inferno fiammeggiante causato dal devastante maxi rogo scoppiato giorni fa. Nonostante gli sforzi instancabili dei soccorritori, il fuoco sembra non voler cedere, e una densa e intensa nube di fumo si è estesa verso ovest, avvolgendo Santa Maria delle Mole, la frazione più vicina, e Cava dei Selci. Il sito di via Enzo Ferrari, a cui è stato imposto il sequestro dalla Procura di Velletri per l’apertura di un fascicolo sull’incendio colposo, è coinvolto in un procedimento contro ignoti. Nel frattempo, gli investigatori hanno già avviato i primi accertamenti nei confronti dell’azienda coinvolta.
Nell’area di stoccaggio, i membri del Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri hanno eseguito le prime indagini, mentre i vigili urbani del comune hanno avviato i loro controlli.
Lavorando instancabilmente, i vigili del fuoco hanno passato un’altra notte intensa, affrontando montagne di spazzatura composte da mobili, elettrodomestici, plastica e pannelli metallici. Questo è solo un inizio preliminare, poiché il terreno deve essere completamente bonificato. Tuttavia, un’ulteriore preoccupazione è emersa, poiché i dati di ARPA Lazio riguardanti la presenza di sostanze inquinanti derivanti dalla combustione hanno mostrato valori preoccupanti. Uno dei campionatori posizionati nei dintorni dell’impianto ha rilevato valori di diossina fino a 123 volte superiori ai limiti consentiti. Anche se i dati ufficiali saranno disponibili solo dopo ulteriori analisi, la nube tossica che avvolge la zona ha già avuto un impatto negativo sulla salute dei residenti. Bruciore alla gola, tosse e occhi rossi sono i sintomi più comuni tra le persone costrette a indossare maschere per proteggersi e a seguire le raccomandazioni della Conferenza dei sindaci dell’Asl Roma 6.
La paura e l’allarme diffusi tra i residenti dei Castelli Romani sono comprensibili, poiché non è la prima volta che la zona si trova ad affrontare roghi di discariche di rifiuti con conseguenze devastanti sulla qualità dell’aria. La popolazione è costretta a vivere in condizioni di incertezza e preoccupazione per l’inquinamento ambientale, e le autorità competenti dovranno fare il possibile per mettere in atto misure adeguate a proteggere la salute pubblica e prevenire futuri incidenti simili.

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