Internazionali BNL d’Italia, la storia del torneo ATP romano

Gli Internazionali di Roma sono l’vento tennistico più importante d’Italia e richiamano ogni anno appassionati e sportivi da tutto il mondo. La storia del torneo inizia nel 1930 ma non a Roma.
Internazionali BNL d’Italia, la storia del torneo ATP romano
Gli Internazionali di Roma sono l’vento tennistico più importante d’Italia e richiamano ogni anno appassionati e sportivi da tutto il mondo. La storia del torneo inizia nel 1930 ma non a Roma.
Il torneo degli Internazionali di tennis di Roma è un evento sportivo che da sempre richiama l’attenzione degli appassionati di questo sport, è una delle nove competizioni principali del mondo, la più importante in Italia, e fa parte del circuito ATP World Tours 1000. Dal 2002 il nome ufficiale è Internazionali BNL d’Italia, la Banca Nazionale del Lavoro è diventata infatti lo sponsor principale, e il torneo è ospitato dagli impianti sportivi del Foro Italico, il complesso sportivo situato ai piedi delle verdi colline di Monte Mario.
Quella del 2023 è l’ottantesima edizione del torneo romano e dal 2 al 21 maggio si sfideranno sui campi in terra rossa della capitale i più forti tennisti del pianeta. Curiosamente però gli Internazionali hanno mosso i primi passi lontano da Roma, già perché la prima edizione del 1930, e le successive, si tennero a Milano (nel Tennis Club Milano di via Arimondi) visto che la realizzazione del Foro Italico, iniziata nel 1928, non era ancora giunta a conclusione. La manifestazione sportiva fu fortemente voluta dal Conte Alberto Bonacossa, uno dei massimi dirigenti sportivi italiani di quegli anni, perché desideroso di portare anche in Italia una prestigiosa competizione tennistica dopo aver assistito al Roland Garros francese e al torneo oltremanica di Wimbledon. Quella prima edizione del 1930 se la aggiudicò Bill Tilden che prevalse sull’italiano Umberto de Morpurgo, la prima gioia tricolore però non tardò ad arrivare e nel 1933 fu Emanuele Sertorio a sollevare il trofeo degli Internazionali d’Italia.
Il torneo arriva a Roma solo nel 1935 quando vennero effettuati gli ultimi lavori al Foro Italico, conosciuto allora come Foro Mussolini, ma il trasloco nella capitale non inizia nel modo migliore. L’anno seguente, nel 1936, gli Internazionali non vengono disputati e i campi in terra rossa dovranno aspettare il 1950 per rivedere pubblico e atleti. Dalla metà del ‘900 la competizione non conosce più interruzioni e solo in occasione del centenario dell’Unità d’Italia, nel 1961, il torneo viene spostato eccezionalmente da Roma a Torino, prima capitale del Regno d’Italia.
Tra i connazionali che sono riusciti ad affermarsi negli Internazionali d’Italia troviamo Nicola Pietrangeli, che si aggiudicò la vittoria nel 1956 e nel 1961, e Adriano Panatta, ultimo italiano ad alzare il trofeo nel 1976. Il tennista romano raggiunse anche un’altra finale nel 1978 ma dovette arrendersi ad un monumentale Bjorn Borg. L’edizione del ’78 viene ricordata anche per il tifo particolarmente caloroso, il pubblico di casa usava sostenere animatamente gli atleti italiani ma durante la semifinale si spinse ben oltre. A contendersi l’accesso alla finale c’erano Panatta e Josè Higueras, l’atmosfera era caldissima e tra cori e fischi assordanti vennero lanciate anche delle monetine contro Higueras, gesto che spinse il tennista ad abbandonare il campo.
Oggi gli Internazionali non sono solo tennis, intorno alla manifestazione sportiva vengono organizzati diversi eventi mondani che raccolgono fan, sportivi e vip in serate e momenti di intrattenimento.
(Foto Wikipedia).

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