La vela di Calatrava finalmente spiegata? In autunno potrebbero aprire i cantieri

In occasione della cabina di regia per il Giubileo del 2025 il sindaco Gualtieri ha affermato che ci sono 70 milioni da investire nella riqualificazione della Vela di Calatrava a Roma.
La vela di Calatrava finalmente spiegata? In autunno potrebbero aprire i cantieri.
In occasione della cabina di regia per il Giubileo del 2025 il sindaco Gualtieri ha affermato che ci sono 70 milioni da investire nella riqualificazione della Vela di Calatrava a Roma.
La storia della Vela inizia nel 2005 quando l’università di Tor Vergata avvia il progetto per la costruzione di un nuovo polo sportivo utile anche all’ attività di ricerca accademica. L’amministrazione della capitale, guidata allora da Walter Veltroni, considerando l’avvicinarsi dei mondiali di nuoto (svolti a Roma nel 2009) decise di ampliare il progetto precedente e di realizzare una città dello sport che comprendesse un campus attrezzato e anche due palazzetti destinati agli sportivi di nuoto, basket e pallavolo. L’opera venne affidata all’architetto spagnolo Santiago Calatrava e i lavori sarebbero dovuti costare circa 60 milioni di euro, cifra che fu raddoppiata al momento dell’assegnazione dell’appalto e che subì ulteriori e sostanziose maggiorazioni fino ad arrivare a 240 milioni. I cantieri trovarono continue interruzioni e la speranza di vedere la struttura funzionante per i mondiali cominciò ad abbandonare i pensieri degli amministratori tanto che Alemanno, subentrato a Veltroni come nuovo sindaco nel 2008, spostò i mondiali negli impianti del Foro Italico sborsando altri 50 milioni per adeguare le strutture sportive. La Vela di Calatrava non vide mai luce e oggi non è altro che uno scheletro fantasma che anima i dibattiti elettorali. Insomma, una storia tutta italiana.
Con il passare degli anni vennero presi in considerazione tutta una serie di interventi nel tentativo di recuperare l’opera dell’architetto spagnolo. L’università proponeva la “Città della Conoscenza” un centro di ricerca polifunzionale, altri, come Carlo Calenda, avanzavano soluzioni più drastiche come la demolizione e il riciclo dei materiali. Verba volant, dicevano i latini, ma in occasione del Giubileo le sorti della Vela pare siano tornate di tendenza e la nuova amministrazione della capitale sembrerebbe essere intenzionata a stanziare dei fondi per la valorizzazione di quel che rimane del progetto Calatrava. Il sindaco Gualtieri ha recentemente dichiarato: “Il Demanio ci ha presentato l’intervento sulle vele di Calatrava da 70 milioni che ci permetterà la riqualificazione della vela scoperta con la realizzazione di un’area verde. Abbiamo rimodulato l’intervento per avere una conclusione entro il Giubileo ma resta la prospettiva dell’Expo per il suo completamento”.
“Verrà riqualificata la vela del palasport” – ha aggiunto il sindaco di Roma- “e l’area sarà resa fruibile per eventi sportivi, congressuali e altro, e sistemata nell’area intorno. Ci sarà infine la messa in sicurezza di entrambe le vele per evitare il degrado che c’è intorno. I cantieri apriranno tra pochi mesi, già in estate-autunno”.
Le intenzioni dell’amministrazione sembrano chiare, lavorare per preparare la città al Giubileo del 2025 e alla candidatura per l’Expo del 2030. In tutto questo fermento ci si augura di vedere la Vela di Calatrava finalmente spiegata.

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