Rimini, a 81 anni fugge dalla Rsa e va al mare: “Basta mele cotte, rivoglio la libertà”

Approfittando della distrazione del personale, un'anziana a Faenza è scappata dalla Rsa dove si trovava ricoverata, per prendere un treno e scappare in Riviera, dove da giovane trascorreva felice le vacanze.
Approfittando della distrazione del personale, un’anziana a Faenza è scappata dalla Rsa dove si trovava ricoverata, per prendere un treno e scappare in Riviera, dove da giovane trascorreva felice le vacanze.
Il freddo pungente e la difficoltà nel camminare non l’hanno fermata. Aveva un piano preciso e si era organizzata alla perfezione. Ma, giunta nell’albergo dove pernottava da ragazza, si è trovata davanti il primo imprevisto: la struttura era chiusa. Si è quindi recata in Chiesa, dove ha raccontato la sua storia e il suo malessere legato alla vita nella Rsa: “Basta mele cotte, minestrine e gente che urla la notte chiamando la mamma. Rivoglio la mia libertà”.
Una volta tranquillizzata, la signora che, secondo i medici della Rsa, non sarebbe sempre lucida e accuserebbe varie problematiche, è stata condotta in un posto sicuro, in attesa dell’arrivo dei familiari. La notizia della sua “fuga” è rimbalzata in tutti i quotidiani nazionali.

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Un passo avanti per le famiglie arcobaleno a Roma

A Roma prosegue il percorso di riconoscimento dei diritti per le famiglie con due mamme, un'attività che ha visto la firma di nuovi atti di nascita, segnando un momento significativo nella tutela dei minori e nel riconoscimento di legami affettivi. Presso gli uffici dell’Assessorato alle Attività Produttive, alle Pari Opportunità e all’Attrazione Investimenti, sono stati firmati due nuovi atti per i piccoli Ettore e Alessandro, che hanno così ottenuto il riconoscimento ufficiale delle loro due madri.
Un passo avanti per le famiglie arcobaleno a Roma.
A Roma prosegue il percorso di riconoscimento dei diritti per le famiglie con due mamme, un’attività che ha visto la firma di nuovi atti di nascita, segnando un momento significativo nella tutela dei minori e nel riconoscimento di legami affettivi. Presso gli uffici dell’Assessorato alle Attività Produttive, alle Pari Opportunità e all’Attrazione Investimenti, sono stati firmati due nuovi atti per i piccoli Ettore e Alessandro, che hanno così ottenuto il riconoscimento ufficiale delle loro due madri.
Questo evento rientra in un più ampio sforzo dell’amministrazione capitolina per colmare un vuoto normativo e garantire la piena dignità alle famiglie arcobaleno. L’Assessora Monica Lucarelli ha sottolineato come l’iniziativa non sia solo una questione di procedure amministrative, ma una questione di giustizia e di diritti conquistati. Con le firme apposte per Ettore e Alessandro, si è raggiunto un totale di 11 atti di riconoscimento successivi, 3 pre-riconoscimenti e 2 atti di nascita.
“Ogni volta che metto una firma, penso che stiamo restituendo rispetto e dignità a famiglie che per troppo tempo sono state invisibili”, ha dichiarato l’Assessora. Questo impegno, ha aggiunto, è in linea con le direttive della Corte Costituzionale, che ha ribadito la necessità di tutelare i legami affettivi dei bambini e delle bambine. Entro la fine della settimana, il numero degli atti sottoscritti è destinato a salire a 16 atti di riconoscimento, 4 pre-riconoscimenti e 2 atti di nascita. Cifre che, secondo l’Assessora, segnano con chiarezza la strada intrapresa da Roma Capitale a fianco delle famiglie omogenitoriali.
Il ruolo cruciale in questo processo è stato riconosciuto a Marilena Grassadonia, coordinatrice delle Politiche per i Diritti LGBT+ di Roma Capitale. “È grazie a questo impegno comune se oggi Roma può dire di essere più giusta e più vicina alla vita concreta delle persone”, ha affermato Lucarelli. L’introduzione dello strumento del pre-riconoscimento viene visto come un passo fondamentale, che permette di garantire fin da subito il legame genitoriale, offrendo una maggiore sicurezza e stabilità alle famiglie. L’obiettivo, ha concluso l’Assessora, è chiaro: Roma vuole essere e restare una città che accoglie, che riconosce e che non lascia indietro nessuno.

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