Rimini, a 81 anni fugge dalla Rsa e va al mare: “Basta mele cotte, rivoglio la libertà”
Approfittando della distrazione del personale, un'anziana a Faenza è scappata dalla Rsa dove si trovava ricoverata, per prendere un treno e scappare in Riviera, dove da giovane trascorreva felice le vacanze.
Approfittando della distrazione del personale, un’anziana a Faenza è scappata dalla Rsa dove si trovava ricoverata, per prendere un treno e scappare in Riviera, dove da giovane trascorreva felice le vacanze.
Il freddo pungente e la difficoltà nel camminare non l’hanno fermata. Aveva un piano preciso e si era organizzata alla perfezione. Ma, giunta nell’albergo dove pernottava da ragazza, si è trovata davanti il primo imprevisto: la struttura era chiusa. Si è quindi recata in Chiesa, dove ha raccontato la sua storia e il suo malessere legato alla vita nella Rsa: “Basta mele cotte, minestrine e gente che urla la notte chiamando la mamma. Rivoglio la mia libertà”.
Una volta tranquillizzata, la signora che, secondo i medici della Rsa, non sarebbe sempre lucida e accuserebbe varie problematiche, è stata condotta in un posto sicuro, in attesa dell’arrivo dei familiari. La notizia della sua “fuga” è rimbalzata in tutti i quotidiani nazionali.
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Battaglia del 30 aprile 1849, cerimonia per il 175° anniversario
Il Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina, insieme alle Associazioni Istituto internazionale Giuseppe Garibaldi, la Società di Mutuo Soccorso G. Garibaldi, l’Associazione Nazionale Garibaldina e l’Associazione Garibaldini per l’Italia, celebrano anche quest’anno la battaglia del 30 aprile 1849, in ricordo dei caduti della prima vittoriosa resistenza della Repubblica Romana all’assedio francese.
Battaglia del 30 aprile 1849, cerimonia per il 175° anniversario.
Il Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina, insieme alle Associazioni Istituto internazionale Giuseppe Garibaldi, la Società di Mutuo Soccorso G. Garibaldi, l’Associazione Nazionale Garibaldina e l’Associazione Garibaldini per l’Italia, celebrano anche quest’anno la battaglia del 30 aprile 1849, in ricordo dei caduti della prima vittoriosa resistenza della Repubblica Romana all’assedio francese.
Come riporta Roma Capitale, una vittoria “morale”, quella di 175 anni fa, oltre che militare: l’aver messo in fuga uno degli eserciti europei e mondiali più forti e organizzati in quel momento storico; l’aver riscattato, con quella battaglia, l’onore di un popolo sottomesso da secoli che si risvegliava, cancellando così l’offesa ricorrente rivolta agli Italiani, “Les italiens ne se battent pas”. Della fase decisiva della battaglia il museo custodisce un pregevole plastico realizzato dal genio Militare, che rende chiaro il coinvolgimento diretto del colle gianicolense negli scontri di quell’epica giornata.
L’Associazione Garibaldini per l’Italia, in collaborazione con il Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina promuove inoltre annualmente un’iniziativa dedicata alla scuola secondaria di primo grado (quest’anno l’Istituto Comprensivo Pino Puglisi di via Bravetta), consistente in visite guidate al museo e ai luoghi ove avvennero i principali scontri tra francesi e italiani (Villa Pamphili e Gianicolo) durante la difesa della Repubblica Romana del 1849.
Le visite, integrate dalla consegna agli insegnanti di alcune lettere originali di corrispondenza, scritte nel periodo 1846-1849 da testimoni che hanno vissuto gli avvenimenti storici della nascita della Repubblica Romana e della sua gloriosa fine, sono state finalizzate alla realizzazione di un laboratorio-concorso denominato “Premio Alberto Mori”, in cui i ragazzi delle terze classi si cimentano nella scrittura di una lettera, in veste da “protagonisti” dei tragici avvenimenti bellici di quella breve stagione repubblicana.
La premiazione dei vincitori di quest’anno, in occasione del 175° anniversario della battaglia del 30 aprile 1849, avverrà al Mausoleo-Ossario garibaldino (via Garibaldi 29/e), martedì 30 aprile alle ore 10.30.
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