Lo sapevate? Nella Roma medioevale si credeva che il Colosseo fosse il Tempio del diavolo

Si parla spesso di Roma imperiale, meno frequentemente della Roma medioevale. Meta di sette sataniche e stregoni, fu una superstizione che perdurò nei secoli.
Lo sapevate? Nella Roma medioevale si credeva che il Colosseo fosse il Tempio del diavolo.
Si parla spesso di Roma imperiale, meno frequentemente della Roma medioevale. Meta di sette sataniche e stregoni, fu una superstizione che perdurò nei secoli.
Si parla spesso di Roma imperiale, meno frequentemente della Roma medioevale che va dal V secolo d.C. fino alla fine del XV secolo d.C. Precisamente si intende la storia della città dal 476 (caduta dell’Impero) al 1492 (anno della scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo.
Un periodo in cui la città subì molti cambiamenti sia a livello architettonico che culturale ed ha attraversato momenti di splendore e di decadenza.
Frequenti le invasioni barbariche soprattutto dei Germani e fondamentale fu il ruolo di Castel Sant’Angelo come baluardo difensivo e roccaforte soprattutto durante la guerra gotico-bizantina nella lotta ai Visigoti.
Roma, durante il medioevo, fu un importante centro di pellegrinaggio in quanto era considerata il centro del mondo cristiano. Ricordiamo infatti che nel 1300, papa Bonifacio VIII indisse il Giubileo, un grande evento religioso che portò migliaia di pellegrini a Roma e fu il pretesto per una serie di restauri e importanti costruzioni di chiese.
Pensiamo, tra gli altri alla Basilica di San Clemente, la Basilica di San Giovanni in Laterano, la Basilica di San Paolo fuori le Mura, Santa Maria Maggiore, Santa Maria in Trastevere, Basilica dei Santi Quattro Coronati e numerosi Torri.
Fu in questo periodo che iniziò a fiorire la scuola romana di scultura e pittura con artisti come lo scultore Arnolfo di Cambio ed il pittore mosaicista Pietro Cavallini.
Il Pantheon, originariamente tempio pagano, fu trasformato in una chiesa cristiana.
Importante il ruolo dei Papi, tra cui Gregorio Magno, Leone III, Innocenzo III e Bonifacio VIII.
La caduta dell’impero romano coincide anche con lo stanziarsi nel II secolo della comunità ebraica, del controllo di Eruli ed Ostrogoti dalla città di Ravenna, la guerra gotica e l’affermarsi dell’impero bizantino, dell’assedio di Roma e l’invasione longobarda.
Diverse strutture già esistenti furono riutilizzate come ad esempio nel caso del Colosseo, dove spazi dell’anfiteatro vennero usati come abitazioni e ambienti collaterali, denominati cryptae, come magazzini, deposito merci, stalle.
All’epoca inoltre si credeva che il Colosseo fosse una delle sette porte dell’Inferno e che durante la notte gli spiriti di gladiatori e vittime uccise vagassero nei sotterranei. Del resto il luogo fu teatro di macabre uccisioni, i briganti vi tumulavano le vittime dei loro agguati e si riteneva che le streghe vi raccogliessero le erbe necessarie per i loro sortilegi.
Si vociferava addirittura che il Tempio di Belzebù (uno dei nomi del diavolo) fosse stato edificato proprio dentro al Colosseo, leggenda supportata dal fatto che ci vi si avvicinava si usava porre la domanda “Colis eum?” ossia “Lo adori?” (il demonio). La risposta affermativa era “Ego colo”, ossia “Lo adoro”.
Ma l’ipotesi più probabile di derivazione del nome è dovuta al fatto che prima della costruzione del Colosseo vi era ai suoi pressi la presenza di un’enorme statua denominata “Colosso di Nerone“ raffigurante l’imperatore.
Meta di sette sataniche e stregoni, fu una superstizione che perdurò nei secoli.
Benvenuto Cellini nel 1500 chiese ad un monaco l’intermediazione degli spiriti demoniaci per la restituzione della sua Angelica, Benedetto XIV nel 1749 vi organizzò una via crucis per il giubileo ed un esorcismo.
Anche i superstiziosi contemporanei, pezzi di medioevo giunti fino ai giorni nostri, gridarono indignati quando, nel 2019, davanti al Colosseo fu eretta la statua di Moloch, dio dalle fattezze diaboliche adorato da Fenici e Cananei.

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