Lo sapevate? Roma è invasa da pappagalli verdi. Vediamo perché

Sono praticamente ovunque e colorano di verde la città. Due le tipologie più diffuse.
Lo sapevate? Roma è invasa da pappagalli verdi. Vediamo perché.
Sono praticamente ovunque e colorano di verde la città. Due le tipologie più diffuse.
C’è stato un periodo che tenere un pappagallo in casa era una vera e propria moda.
La leggenda narra che una bambina a Roma abbia fatto scappare dalla gabbia una coppia di parrocchetti che, una volta liberi, hanno iniziato a riprodursi senza sosta. A Roma ora ci sono nidi enormi presenti in quasi tutta la Capitale ed i pappagalli sono ormai migliaia.
Un’altra teoria popolare è che fino a pochi anni fa, a Porta Portese era possibile vendere animali vivi. Ora è ancora possibile venderli ma non esporli per le nuove disposizioni di legge per la tutela degli animali, ma qualcun altro ha supposto che siano fuggiti anni fa proprio da qui, durante una trattativa da compratore ed offerente. Quest’ultimo, per mostrare al cliente l’uccello, secondo la versione “trasteverina”, avrebbe perso il controllo ed il pappagallo schizzò al volo. La Lipu dichiara che sia molto più probabile che siano sfuggiti dalle vie del commercio, in quantità più consistenti e poi si siano riprodotti trovando anche un clima favorevole. Teoria simile vuole che siano stati importati dal commercio illegale per poi liberarli per evitare pesanti multe.
Del resto sono due tipologie di parrocchetti ad aver invaso Roma: il parrocchetto dal collare (Psittacula krameri) originario dell’Asia ed Africa e il Parrocchetto monaco (Myiopsitta monachus), proveniente dal Sudamerica.
Nella zona Parco della Caffarella esistono nidi capaci di ospitare anche centinaia di esemplari.
Questo è dovuta al fatto che con molta probabilità si sia trattato del primo insediamento urbano, ma ora si trovano praticamente ovunque, soprattutto nelle Ville Ada, Borghese, Pamphili. È possibile incrociarli organizzati in gruppo, svettare come scie verdi al cielo di qualsiasi quartiere romano. A Monteverde e a Marconi vengono a colorare con la loro presenza verso le ore 18.
Il punto di vista dei romani è molto contraddittorio relativamente alla presenza dei colorati parrocchetti: la maggior parte ne sono entusiasti, c’è chi fa presente che come ogni insediamento, l’arrivo dei pappagalli non è privo di pericoli per la biodiversità e l’ecosistema, ma c’è anche chi si è organizzato in gruppi social per fotografare i danni da escrementi, invitando a potature drastiche per evitare l’appollaiarsi degli uccelli sulle piante, però è una proposta poco praticabile visto che le capitozzature sono dannosissime per gli alberi, come già spiegato in un precedente articolo su Vistanet dalla dottoressa agronoma Sara Sacerdote.

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