Lo sapevate? Da dove deriva il nome Lazio?

Inizia il nostro viaggio per conoscere una ad una le Porte di Roma. La città infatti è circondata da imponenti mura di protezione che ne delimitavano i confini e da 14 porte di accesso.
Lo sapevate? Da dove deriva il nome Lazio?
Inizia il nostro viaggio per conoscere una ad una le Porte di Roma. La città infatti è circondata da imponenti mura di protezione che ne delimitavano i confini e da 14 porte di accesso. A una di queste è legato un aneddoto importante.
Per ogni porta esistono centinaia di aneddoti associati. Quando si attraversano queste porte sembra di valicare non solo una frontiera e quindi lo spazio, ma di attraversare il tempo.
Una di queste quattordici porte è la porta Latina, il cui nome deriva dal nome della via latina nel perimetro del Lazio ed appartiene alle Mura Aureliane.
A differenza di altre porte che hanno subito nel corso degli anni molte modifiche, la Porta Latina è rimasta è quella che ha avuto meno rivisitazioni rispetto a com’era originariamente, nonostante i frequenti restauri di conservazione e rimaneggiamenti di epoca medioevale e più recenti. Ai lati è possibile visionare il monogramma di Costantino mentre a destra la croce di Malta.
Una leggenda che si diffuse nel 1600 racconta che nel punto dove si trova la porta avvenne la fuga del dio Saturno verso le campagne laziali, detronizzato dal figlio Giove.
Il dio romano, un anziano barbuto vestito con un mantello e avente in mano una falce, il cui equivalente greco è identificato con Crono, è considerato il fondatore dell’agricoltura e della civiltà. Viene rappresentato con lacci di lana ai piedi, caratteristica propria degli schiavi. Per questo a lui sono associati i Saturnalia, ricorrenza del 17 dicembre dove agli schiavi veniva concesso un giorno di libertà ed era permesso loro di mangiare ed essere serviti dai padroni.
Saturno prima di essere detronizzato, divorò i suoi figli e sono noti i dipinti di Goya e Rubens che lo ritraggono nell’atto di cannibalismo.
La tradizione narra che una volta scacciato dall’Olimpo, divenne appunto “latitante” nelle campagne che circondano Roma e qualcuno associa proprio a questo fatto l’attribuzione del nome Lazio alla regione, ossia dal verbo “latere” che significa appunto celarsi, stare nascosto.
Secondo i racconti, la scomparsa del dio, causò la decadenza progressiva dell’umanità.
Nel 1576 e poi nel 1656 fu chiusa, entrambe le volte, a causa della peste. La seconda volta ne fu impedito il passaggio per circa 13 anni fino a quando il cardinale Giulio Gabrielli nel 1669 la fece riaprire cerimonia pomposa. Dal 1800 al 1911 rimase chiusa in seguito alla perdita di importanza della via Latina per l’Appia. Nel 1870, prima di arrivare a Porta Pia, fallì proprio qui il tentativo di una breccia per entrare nella città.
Il nome di Saturno sembra derivi dalla radice indoeuropea sat, ciò che produce, che dà vita, che feconda.
Secondo i racconti Saturno fu Re nell’età dell’oro, dove uomini e Dei vivevano insieme, con ogni tipo di benestare, vivevano a lungo senza invecchiare, il mondo era privo di guerre e le persone potevano permettersi di non lavorare grazie ai numerosi frutti spontanei della Terra.
Dopo essere stato detronizzato dal figlio Giove, Saturno, fuggito dalla porta Latina, fu però poi incatenato in una tomba nel Lazio, addormentato ed avvolto tra le lenzuola. Chi riuscirà a trovarlo e lo sveglierà, potrà vederlo rinascere come un bambino e si potrà assistere alla restaurazione dell’Età dell’Oro.

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