Parchi di Roma. Il parco di Aguzzano e la storia di resistenza di Casale Alba Due a Rebibbia

Roma è ricca di parchi e cercheremo di visitarli insieme soffermandoci su quelli meno conosciuti ed aventi una storia particolare e meno nota da raccontare. Uno di questi è il parco regionale urbano di Aguzzano che si trova nella periferia nord-est di Roma, fra via Nomentana, Via del Casale di San Basilio, Via di Casal de' Pazzi e Via Bartolo Longo, vicino al carcere di Rebibbia.
Parchi di Roma. Il parco di Aguzzano e la storia di resistenza di Casale Alba Due a Rebibbia.
Roma è ricca di parchi e cercheremo di visitarli insieme soffermandoci su quelli meno conosciuti ed aventi una storia particolare e meno nota da raccontare. Uno di questi è il parco regionale urbano di Aguzzano che si trova nella periferia nord-est di Roma, fra via Nomentana, Via del Casale di San Basilio, Via di Casal de’ Pazzi e Via Bartolo Longo, vicino al carcere di Rebibbia.
Nel parco vi sono dei casali storici che ospitano centri di cultura ecologica, biblioteche, archivi. In particolare il Casale Alba 2 ospita un centro sociale autogestito di tutela del parco di Aguzzano dove vengono costruite nuove modalità di organizzazione, condivisione, socialità, basate sul rispetto reciproco, la solidarietà, l’uguaglianza, senza distinzioni di sesso, colore, cultura, etnia.
Nasce da una rete di abitanti, comitati, associazioni agli inizi del 2012 contro la cementificazione e sviluppo edilizio ai danni di un polmone verde della città. Nei casali si organizzano attività socio-culturali per il quartiere e la città, nei quali respirare cultura, socialità, partecipazione.
Una delle battaglie portate avanti è stata la raccolta di 3500 firme nel quartiere, relative all’opposizione del progetto I.C.A.M, Istituto a Custodia Attenuata per Madri detenute. In seguito a riflessioni approfondite si è compreso che non si volesse restituire al quartiere un nuovo carcere per recludere madri con i loro figli, ma anche per non fornire un possibile pretesto alla cementificazione.
Dal 2 al 4 dicembre si è svolta la festa di 10 anni da quando nel 2012 una comunità colorata autorganizzata, ha restaurato senza aiuti economici istituzionali uno spazio abbandonato che è tornato a vivere con cortei, dibattiti, iniziative, azioni e assemblee, pranzi e cene, momenti ludici e culturali aperti a tuttə.
Nello spazio si svolgono laboratori, attività culturali, momenti di preziosa aggregazione non solo per il quartiere ma per l’intera città tra cui “CiclOfficina”, laboratorio autogestito in cui si ha la possibilità di riparare o costruire biciclette attraverso il recupero dei materiali e la condivisione degli strumenti necessari e di semplici competenze meccaniche con i più esperti, la biblioteca popolare “Libriamoci”, il laboratorio di erboristeria per conoscere le proprietà delle piante più comuni, il cineforum gratuito, corsi di danza, fotografia, visite organizzate alla scoperta della città, la manutenzione e pulizia gratuita del Parco.

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