26 Novembre, “Non una di Meno”: a Roma la rivolta transfemminista, grande manifestazione per l’eliminazione della violenza sulle donne

Il 25 novembre è la ricorrenza della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Il giorno seguente, 26 novembre, il movimento transfemminista “Non una di meno”scenderà in piazza convintə che la lotta contro la violenza patriarcale non può prescindere dall’opposizione alle guerre sui corpi delle donne. Riportano sul loro sito che dal primo gennaio al 22 novembre 2022 sono oltre 100 i femminicidi, lesbicidi e transcidi ed il conto continua a salire.
26 Novembre, “Non una di Meno”: a Roma la rivolta transfemminista, grande manifestazione per l’eliminazione della violenza sulle donne.
Il 25 novembre è la ricorrenza della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Il giorno seguente, 26 novembre, il movimento transfemminista “Non una di meno”scenderà in piazza convintə che la lotta contro la violenza patriarcale non può prescindere dall’opposizione alle guerre sui corpi delle donne. Riportano sul loro sito che dal primo gennaio al 22 novembre 2022 sono oltre 100 i femminicidi, lesbicidi e transcidi ed il conto continua a salire.
Lo fanno accendendo la luce sul fatto che la guerra ridisegna l’economia e ciò va a colpire gli strati più fragili della popolazione come poveri, giovani, migranti.
Il reddito di cittadinanza è percepito per la maggioranza dalla popolazione femminile e la situazione attuale rischia di intensificare le disparità e le disuguaglianze e meccanismi di oppressione.
Le posizioni ultraconservatrici rendono difficile l’accesso all’aborto, praticano una guerra contro l’inesistente “ideologia gender” e additano capri espiatori.
Si preannuncia quindi un corteo all’insegna dell’autodeterminazione, una manifestazione senza spezzoni né bandiere, dove si griderà la rabbia verso i continui attacchi diretti ed indiretti contro la libertà delle donne e la mancanza di un piano programmatico adeguato volto a contrastare la violenza.
Sottolineano il fatto che la formazione nelle scuole e nelle università sulle tematiche di genere è ignorata o fortemente ostacolata, la burocrazia ed i tempi d’attesa in seguito ad una denuncia porta a situazioni drammatiche spesso di non ritorno, dove la donna che si è esposta viene nel frattempo uccisa.
Invitano quindi a scendere in piazza, ad essere unite ed ambiziose e a mettere insieme tutte le intelligenze e le competenze.
I centri antiviolenza femministi e transfemministi apriranno il corteo, si starà a fianco con le donne iraniane in rivolta contro l’oppressione del regime, facendo proprio lo slogan “Donna, Vita, Libertà” che da Rojava diventa inno di lotta per l’autodeterminazione di tuttə.
Il 27 Novembre si prosegue con un’assemblea nazionale presso la facoltà di lettere di Roma 3 per costruire il piano femminista contro le guerre sui corpi delle donne, verso lo sciopero dell’8 marzo 2023.
Il percorso del corteo prevede la partenza da Piazzale della Repubblica per proseguire a via Luigi Einaudi, via Cavour, piazza Esquilino, via Liberiana, via Merulana, via dello Statuto, piazza Vittorio, via Emanuele Filiberto con arrivo a piazza San Giovanni.
(Fonte: Non una di meno)

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