2 Novembre, 47 anni fa venne ucciso Pier Paolo Pasolini a Ostia

100 anni fa nacque il poeta. La morte ancora avvolta da un alone di mistero. Il 2 novembre è una doppia ricorrenza: la festa dei Santi e la morte di Pier Paolo Pasolini. Il grande poeta fu ucciso brutalmente all’Idroscalo di Ostia ed ancora non sono state chiarite a fondo tutte le cause.
2 Novembre, 47 anni fa venne ucciso Pier Paolo Pasolini a Ostia.
100 anni fa nacque il poeta. La morte ancora avvolta da un alone di mistero. Il 2 novembre è una doppia ricorrenza: la festa dei Santi e la morte di Pier Paolo Pasolini. Il grande poeta fu ucciso brutalmente all’Idroscalo di Ostia ed ancora non sono state chiarite a fondo tutte le cause.

Un frame dal film “La Macchinazione” di David Grieco.
A dire il vero la sua mattanza avvenne tra la notte del 1 e del 2 novembre, dove finisce giorno dei morti ed inizia quello dei santi, in una contrapposizione di senso che ha caratterizzato tutta la sua poetica tra sacro e profano, tra gironi della vita e gironi della morte. Tempo fa abbiamo incontrato Silvio Parrello, uno dei protagonisti del libro “Ragazzi di Vita”. Un dettaglio in più rispetto a quanto già detto è che la sceneggiatura del film “La macchinazione” di David Grieco, a detta di Parrello, che parla delle possibili cause politiche della morte dello scrittore, prese vita proprio grazie al materiale raccolto negli anni da lui stesso.
Il film, interpretato da Massimo Ranieri e Libero De Rienzo, racconta che la morte di Pasolini è stata causata non da un litigio malriuscito ma per ciò che dichiarava sulle stragi, la morte di Mattei, le accuse agli esponenti politici ed agli appartenenti alla P2, tra cui Eugenio Cefis, per anni uno degli uomini più potenti d’Italia.

Silvio Parrello.
Pelosi è morto senza confermare alcuna versione, ma anche nel film di Marco Tullio Giordana “Pasolini, un delitto italiano” si fa luce su un fatto realmente avvenuto ossia che il giornalista Furio Colombo, cronista della Stampa, intervistando uno degli abitanti nelle baracche, quest’ultimo aveva dichiarato che sul posto dell’uccisione fossero in cinque e che il poeta, picchiato selvaggiamente, avesse gridato per più di mezz’ora “mamma, mamma, mamma“. La stessa persona fece presente che chi viveva nelle baracche non volesse recarsi alla polizia in quanto abusivi e per questo temevano di essere sgomberati.
La possibilità che sia stato ucciso con modalità differenti da quelle dichiarate è stata sostenuta non da poveri menti complottiste, ma da personaggi come Oriana Fallaci, Alberto Moravia e Laura Betti.
In vista della ricorrenza, numerose sono le iniziative che si svolgeranno a Roma in sua memoria: e tra le tante Silvio Parrello tornerà a parlare dell’esperienza con il poeta alle ore 17:30 presso la Biblioteca Pasolini, oltre a non perdere l’appuntamento annuale all’Idroscalo della mattina dove è citata una poesia che sembra predire la sua morte:
“21 giugno 1962”
Lavoro tutto il giorno come un monaco
e la notte in giro, come un gattaccio
in cerca d’amore… Farò proposta
alla Curia d’esser fatto santo.
Rispondo infatti alla mistificazione
con la mitezza. Guardo con l’occhio
d’un’immagine gli addetti al linciaggio.
Osservo me stesso massacrato col sereno
coraggio d’uno scienziato. Sembro
provare odio, e invece scrivo
dei versi pieni di puntuale amore.
Studio la perfidia come un fenomeno
fatale, quasi non ne fossi oggetto.
Ho pietà per i giovani fascisti,
e ai vecchi, che considero forme
del più orribile male, oppongo
solo la violenza della ragione.
Passivo come un uccello che vede
tutto, volando, e si porta in cuore
nel volo in cielo la coscienza
che non perdona.

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