Lo sapevate? Piero Angela fu anche un musicista jazz e contribuì ad abbattere i pregiudizi contro gli omosessuali

In centinaia per l’ultimo saluto in Campidoglio, tra cui Renzo Arbore e l’artista non binaria Regina Tana. Piero Angela non è stato solo un grande divulgatore scientifico, ma un uomo amatissimo dal suo pubblico, che l’ha seguito per generazioni. Ci siamo recati alla camera ardente del giornalista, conduttore televisivo e saggista italiano, che ha avuto anche esperienza professionale come musicista jazzista e pianista. Con le sue autorevoli dichiarazioni sostenne le lotte della comunità LGBTQIA.
Lo sapevate? Piero Angela fu anche un musicista jazz e contribuì ad abbattere i pregiudizi contro gli omosessuali.
In centinaia per l’ultimo saluto in Campidoglio, tra cui Renzo Arbore e l’artista non binaria Regina Tana. Piero Angela non è stato solo un grande divulgatore scientifico, ma un uomo amatissimo dal suo pubblico, che l’ha seguito per generazioni. Ci siamo recati alla camera ardente del giornalista, conduttore televisivo e saggista italiano, che ha avuto anche esperienza professionale come musicista jazzista e pianista. Con le sue autorevoli dichiarazioni sostenne le lotte della comunità LGBTQIA.
Piero Angela non è stato solo un grande divulgatore scientifico, ma un uomo amatissimo dal suo pubblico, che l’ha seguito per generazioni. Ci siamo recati alla camera ardente del giornalista, conduttore televisivo e saggista italiano, che ha avuto anche esperienza professionale come musicista jazzista e pianista.
Centinaia le persone che si sono recate a donargli un ultimo saluto, tra cui Renzo Arbore che ha dichiarato di aver suonato con Piero e Lucio Dalla durante la registrazione di “Meno siamo meglio stiamo” ed ha fatto un appello alla Rai di rendere pubblico il contenuto.
Non tutti sanno che iniziò da molto piccolo con la musica: a sette anni le prime lezioni private di pianoforte e a vent’anni nel 1948 (tre anni dopo la Seconda Guerra Mondiale), utilizzò lo pseudonimo Peter Angela per le sue jam session in vari jazz-club per poi continuare una carriera di tutto rispetto fino al 1952, quando fu assunto come giornalista in Rai.
La fila in Campidoglio era lunghissima, sembrava una processione laica. Colpisce che in tutto quel che ha fatto è riuscito a raggiungere l’eccellenza: da inviato di guerra passò alla divulgazione scientifica influenzato dalla lezione documentaristica di Roberto Rossellini.
Un uomo caratterizzato da eleganza, grazia, modi raffinati fuori dal comune. Mai una scompostezza, una parola di troppo e poi, la dichiarazione d’amore e dedizione verso sua moglie Margherita Pastore furono commoventi.
“Quark” è stato il programma di divulgazione scientifica più seguito dagli italiani, capace di rendere comprensibile anche concetti complessi, coerente con il suo pensiero di quando era in vita: “Personalmente, mi sono annoiato mortalmente a scuola e sono stato un pessimo studente. Tutti coloro che si occupano di insegnamento dovrebbero ricordare continuamente l’antico motto latino “ludendo docere”, cioè “insegnare divertendo”.
Presente anche l’artista non binaria Regina Tana Monarca Assoluta Gender che ha stretto la mano ad Alberto Angela, figlio del grande giornalista, in segno di gratitudine da parte del pubblico LGBTQIA, per aver contribuito con autorevolezza ed in modo significativo alla battaglia per abbattere i pregiudizi. In un’intervista da Fazio Piero Angela dichiarò: “Oggi, finalmente, le coppie omosessuali hanno potuto trovare una liberazione da una repressione terribile che è durata lungo tutta la storia. È una cosa importante da capire perché spesso viene vista l’omosessualità, come un rapporto fisico, contro natura, in realtà le coppie omosessuali fanno esattamente lo stesso percorso: attrazione, innamoramento, gelosia, vita di coppia, figli. Hanno sentimenti, amori, passioni esattamente come le coppie eterosessuali. Bisogna capirlo bene”.

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