Lo sapevate? Perché il Pantheon è ancora perfettamente integro dopo duemila anni?

Bello e grandioso: è il Pantheon di Roma. All'improvviso, tra le vie del centro di Roma, vi troverete di fronte a uno dei monumenti più belli e grandiosi mai costruiti dall'uomo. Una struttura imponente, spettacolare, il sito italiano più visitato nel 2019: il Pantheon compirà duemila anni nel 2027, un edificio straordinario, costruito in epoca imperiale, che si è perfettamente conservato ed è uno dei simboli più ammirati della Capitale. Ma come ha fatto ad arrivare perfettamente integro sino ai giorni nostri? Come ha fatto questo grandioso edificio a resistere all'andare del tempo e soprattutto alle feroci spoliazioni, che hanno interessato tanti altri monumenti di epoca romana?
Lo sapevate? Perché il Pantheon è ancora perfettamente integro dopo duemila anni?
Bello e grandioso: è il Pantheon di Roma. All’improvviso, tra le vie del centro di Roma, vi troverete di fronte a uno dei monumenti più belli e grandiosi mai costruiti dall’uomo. Una struttura imponente, spettacolare, il sito italiano più visitato nel 2019: il Pantheon compirà duemila anni nel 2027, un edificio straordinario, costruito in epoca imperiale, che si è perfettamente conservato ed è uno dei simboli più ammirati della Capitale. Ma come ha fatto ad arrivare perfettamente integro sino ai giorni nostri? Come ha fatto questo grandioso edificio a resistere all’andare del tempo e soprattutto alle feroci spoliazioni, che hanno interessato tanti altri monumenti di epoca romana?
Il Pantheon, situato nel rione Pigna, in pieno centro storico, è un edificio della Roma antica costruito come tempio dedicato a tutte le divinità passate, presenti e future. Fu fondato nel 27 a.C. dall’arpinate Marco Vipsanio Agrippa, genero di Augusto. Fu fatto ricostruire dall’imperatore Adriano tra il 120 e il 124 d.C., dopo che gli incendi dell’80 e del 110 d.C. avevano danneggiato la costruzione precedente di età augustea.
È composto da una struttura circolare unita a un portico in colonne corinzie (otto frontali e due gruppi di quattro in seconda e terza fila) che sorreggono un frontone. La grande cella circolare, detta rotonda, è cinta da spesse pareti in muratura e da otto grandi piloni su cui è ripartito il peso della caratteristica cupola emisferica in calcestruzzo che ospita al suo apice un’apertura circolare detta oculo, che permette l’illuminazione dell’ambiente interno. L’altezza dell’edificio calcolata all’oculo è pari al diametro della rotonda, caratteristica che rispecchia i criteri classici di architettura equilibrata e armoniosa. A quasi due millenni dalla sua costruzione, la cupola intradossata del Pantheon è ancora oggi una delle cupole più grandi di tutto il mondo, e nello specifico la più grande costruita in calcestruzzo romano.
Ma veniamo a noi. Come ha fatto questo grandioso edificio a resistere all’andare del tempo e soprattutto alle feroci spoliazioni, che hanno interessato tanti altri monumenti di epoca romana? All’inizio del VII secolo il Pantheon è stato convertito in basilica cristiana chiamata Santa Maria della Rotonda o Santa Maria ad Martyres, il che gli ha consentito di sopravvivere quasi integro alle spoliazioni inflitte dai papi agli edifici della Roma classica. Gode del rango di basilica minore ed è l’unica basilica di Roma oltre a quelle patriarcali ad avere ancora un capitolo. Gli abitanti di Roma lo chiamavano popolarmente la Rotonna (“la Rotonda”), da cui derivano anche il nome della piazza e della via antistanti.
Proprietà demaniale dello Stato Italiano, dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo ha gestito tramite il Polo museale del Lazio, e dal dicembre 2019 attraverso la Direzione Musei statali di Roma. Nel 2019 ha fatto registrare 8.955.569 visitatori, risultando il sito museale statale italiano più visitato.

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