Lo sapevate? Quali sono i nomi dei famosi sette colli di Roma?

A scuola, sin dalle Elementari abbiamo sentito parlare dei sette colli di Roma. Furono fondamentali sin dalla nascita del primo nucleo della città. Secondo la tradizione, infatti, la nascita di Roma avvenne su sette colli, piccole alture che oggi sono perfettamente integrate nel tessuto abitativo del centro storico della Città Eterna. Perché quelli famosi sono proprio sette (in realtà sono di più)? E qual è il colle dove è stata costruita la prima porzione di città? Scopriamo insieme tutte le curiosità sui colli di Roma.
Lo sapevate? Quali sono i nomi dei famosi sette colli di Roma?
A scuola, sin dalle Elementari abbiamo sentito parlare dei sette colli di Roma. Furono fondamentali sin dalla nascita del primo nucleo della città. Secondo la tradizione, infatti, la nascita di Roma avvenne su sette colli, piccole alture che oggi sono perfettamente integrate nel tessuto abitativo del centro storico della Città Eterna. Perché quelli famosi sono proprio sette (in realtà sono di più)? E qual è il colle dove è stata costruita la prima porzione di città? Scopriamo insieme tutte le curiosità sui colli di Roma.
L’elenco ufficiale dei colli è riportato dagli autori Plutarco e Cicerone che, nelle loro opere, parlano appunto di sette colli (in realtà nel centro storico della città ne esistono anche altri tre). I sette colli di Roma ufficiali sono: Aventino, Campidoglio, Celio, Esquilino, Palatino, Quirinale, e Viminale.
Gli altri tre colli, invece, sono: Gianicolo, Pincio e Vaticano. In alcune epoche i colli Gianicolo e Vaticano facevano parte dell’elenco ufficiale, ma in questo non comparivano il Quirinale e il Viminale. Il Gianicolo fu incluso solo a fine XVII secolo, quando papa Urbano VIII Barberini fece costruire le mura “Gianicolensi”. Dalla terrazza del Gianicolo è possibile ammirare tutta la città. Per quanto riguarda il Vaticano, fu l’imperatore Costantino a far livellare la zona, per far costruire la Basilica di San Pietro: il luogo infatti in origine non era pianeggiante. Il Pincio è un altro dei siti ormai più famosi di Roma: chi non ha presenti gli scalini interminabili di Piazza del Popolo con i quali si raggiunge la celebre terrazza?
Inoltre, l’orografia subì cambiamenti con la costruzione della città, come è il caso della sella tra Campidoglio e Quirinale tagliata nel II secolo per edificare il Foro di Traiano.
Queste alture non sono isolate, ma compongono un sistema collinare.
I sette colli ospitano alcune delle principali attrazioni che rendono Roma unica. Il colle Celio è quello dal quale si possono ammirare il Colosseo e Via dei Fori Imperiali, il Palatino, che è quello sul quale Romolo fondò, secondo la leggenda, la città di Roma. Qui infatti si trovano i palazzi più grandi, come le residenze di Tiberio e di Nerone. Sul colle Campidoglio, invece, troviamo il centro politico della città moderna. Da questa piazza si può ammirare una delle viste più belle della città.
Il Viminale è il più piccolo di tutti i sette colli. Il nome sembrerebbe derivare dalla presenza di abbondanti piante di vimini e oggi è noto principalmente per la presenza dell’omonimo palazzo, sede della Presidenza del Consiglio dei ministri e del Ministero dell’Interno italiano. Sempre sul Viminale si possono visitare anche le Terme di Diocleziano. Il Quirinale ospita l’omonimo palazzo che è la sede del Presidente della Repubblica italiana. Sul colle Esquilino sorge la Stazione Termini, uno dei centri vitali del trasporto pubblico romano. Qui sorge la monumentale Basilica di Santa Maria Maggiore, uno dei luoghi più cari alla romanità. Il colle Aventino è quello che anticamente ospitava numerosi tempi dedicati alle divinità romane e che oggi permette di visitare il Circo Massimo e di godere, dal Giardino degli Aranci, una delle viste più romantiche sulla città di Roma.
Ci sono anche alcuni colli che non sono più visibili: il colle Velia, un piccolo rilievo completamente raso al suolo negli anni Trenta, situato fra il Palatino e l’Esquilino. Esisteva anche una piccola sella che collegava il Campidoglio al Quirinale, che fu spianata da Traiano per costruire il suo grande Foro.

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