Monumenti romani: il Tempio di Vesta, uno dei santuari più antichi della città

Monumenti romani: il Tempio di Vesta, uno dei santuari più antichi della città. Il tempio di Vesta è situato nel Foro Romano, lungo la via Sacra. Fu costruito durante il regno di Numa Pompilio, secondo re di Roma ed era
Monumenti romani: il Tempio di Vesta, uno dei santuari più antichi della città.
Il tempio di Vesta è situato nel Foro Romano, lungo la via Sacra. Fu costruito durante il regno di Numa Pompilio, secondo re di Roma ed era inserito in un’area che era la Casa delle Vestali e al suo interno era permesso entrare solo al re e alle sacerdotesse. Era un luogo unico e sacro e custodiva il fuoco sacro di Roma. Scopriamo insieme questo luogo simbolo della romanità antica.
Le sei sacerdotesse, le Vestali, erano incaricate del culto di Vesta, la dea della Terra, del fuoco e della casa. Dovevano mantenere il fuoco sacro, simbolo della comunità e dello Stato romano, che non doveva mai spegnersi. Venne spento solo nel 394 d.C., dopo oltre mille anni, quando l’imperatore romano Teodosio impedì la pratica di riti pagani ed impose il cristianesimo come unica religione dell’impero.
Il tempio è passato attraverso vari incendi: i resti dell’edificio attuale risalgono all’ultimo restauro del 191 d.C. da Giulia Domna, moglie di Settimio Severo, dopo l’ennesimo incendio.
Il tempio originario era circolare, poggiava su un podio in opera cementizia rivestito di marmo, rialzato da terra, ed era circondato da un portico di venti colonne scanalate in marmo bianco, in stile corinzio. Il tetto a cupola era coperto di tegole di bronzo e al centro del tetto c’era un’apertura che permetteva l’evacuazione del fumo.
La cella era circolare e all’interno era custodito il “fuoco sacro” perennemente acceso. Nella cavità che si apriva nel podio era sistemato il sito proibito alla vista di tutti tranne che alle Vestali, dove erano conservati i “pignora civitatis”, ovvero gli oggetti sacri ai destini di Roma che Enea, secondo la leggenda, avrebbe trasportato da Troia: tra tutti il più importante era il Palladio, un simulacro arcaico di Minerva.
L’incendio neroniano del 64 d.C. distrusse gran parte della città e in parte anche il tempio e la Casa delle Vestali. Le due costruzioni furono restaurate e sistemate ad un livello più alto, dagli edifici attualmente visibili. Il tempio, pur attraverso numerose modifiche, ha conservato la forma e le dimensioni. Il tempio subì un ulteriore restauro nel periodo di Traiano e poi un altro nel periodo di Settimio Severo. L’aspetto attuale è dovuto alla ristrutturazione del 1930, durante la quale furono utilizzati numerosi frammenti originali, completati da restauri in travertino.
Spesso come tempio di Vesta viene indicato il Tempio di Ercole Vincitore, che si trova nel Foro Boario. A causa di un’attribuzione errata, nata durante il Rinascimento, come tempio di Vesta viene indicato il tempio di Ercole Vincitore; l’errore è dovuto alla sua forma circolare che lo rende simile al vero tempio di Vesta.

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