Lo sapevate? Il Colosseo è alto quanto un palazzo di 17 piani

Lo sapevate? Il Colosseo è alto quanto un palazzo di 17 piani. Il Colosseo, autentico simbolo della città di Roma, è alto quasi 50 metri (48,5 per la precisione), più o meno quanto un grattacielo di ben 17 piani. Originariamente
Lo sapevate? Il Colosseo è alto quanto un palazzo di 17 piani.
Il Colosseo, autentico simbolo della città di Roma, è alto quasi 50 metri (48,5 per la precisione), più o meno quanto un grattacielo di ben 17 piani. Originariamente arrivava a 52 m (escludendo i 6 metri dei sotterranei). Oggi, però, a causa di erosioni, terremoti e saccheggi vari l’altezza è diminuita. Era quindi uno dei monumenti più grandi dell’antichità (si estende su 3 357 m²), per intenderci l’Arena di Verona è alta 31 metri, il Pantheon 43.

(Foto Atavistic)
Una celebre profezia recitava:“Finchè esisterà il Colosseo, esisterà anche Roma; quando cadrà il Colosseo, cadrà anche Roma; quando cadrà Roma, cadrà anche il mondo”.
Pensate che l’area destinata a ospitare il Colosseo era occupata da un lago e Vespasiano diede ordine che venisse prosciugato attraverso imponenti scavi e un sistema di canali di scolo lungo più di tre chilometri.
Per la costruzione del Colosseo i Romani utilizzarono per la prima volta una mescola di calce e sabbia vulcanica, l’opus caementicium, o cementizio, l’antenato del calcestruzzo, che superava qualsiasi malta conosciuta.
Questa mescola, versatile, impermeabile e leggera, permise di rivoluzionare l’intera architettura romana, diventandone il contrassegno.
Anche il mattone fu impiegato per la prima volta. Si calcola che per costruire il Colosseo siano stati necessari circa un milione di mattoni.
I lavori durarono 9 anni e richiesero decine di migliaia di persone, tra cui schiavi, prigionieri di guerra giudei, ma anche semplici cittadini che prestarono la loro opera come muratori, fabbri, carpentieri eccetera.
Lungo l’anello esterno, 80 giganteschi archi, alti 7 metri, furono posti lungo il perimetro dell’Anfiteatro.
Su questo anello fu posto un altro anello di 80 archi e su questo un altro uguale per un totale di 240 archi. La facciata dell’Anfiteatro si componeva di 4 ordini: 3 inferiori e 1 superiore, l’attico, a parete piena, con mezze colonne squadrate in corrispondenza di quelle sottostanti.
Come riporta Best5, in cima al Colosseo erano posti 240 pali di legno ai quali erano legate le funi che permettevano di tendere il velarium: un’enorme tenda formata da numerosi spicchi di tela colorata e decorata che offriva ombra al pubblico sulle gradinate o lo proteggeva dalla pioggia.
Il Colosseo, originariamente conosciuto come Amphitheatrum Flavium (Anfiteatro Flavio) o semplicemente come Amphitheatrum, è il più grande anfiteatro del mondo. La struttura è in grado di contenere un numero di spettatori stimato tra 50 000 e 87 000 unità, è il più importante anfiteatro romano, nonché il più imponente monumento dell’antica Roma che sia giunto fino a noi.
Più conosciuto come il Colosseo (ma questo nome arrivò solo durante il periodo medievale) costruito in appena 2 anni e 9 mesi, fu inaugurato nell’anno 80 d.C. con ben cento giorni di spettacoli. Nella cerimonia di apertura vennero uccise oltre 5000 belve in un’unica giornata.
L’anfiteatro è stato edificato in epoca Flavia su un’area al limite orientale del Foro Romano. La sua costruzione fu iniziata da Vespasiano nel 70 d.C. e inaugurato da Tito nell’80, con ulteriori modifiche apportate durante l’impero di Domiziano nel 90. La costruzione iniziò nel 72 d.C. sotto l’imperatore Vespasiano, della dinastia flavia. I lavori furono finanziati, come altre opere pubbliche del periodo, con il provento delle tasse provinciali e il bottino del saccheggio del tempio di Gerusalemme (70 d.C.).
Per l’inaugurazione dell’edificio, l’imperatore Tito diede dei giochi che durarono tre mesi, durante i quali morirono circa 2000 gladiatori e 9000 animali. Per celebrare il trionfo di Traiano sui Daci vi combatterono 10000 gladiatori.
Il Colosseo ospitava i giochi dell’anfiteatro, che comprendevano: lotte tra animali (venationes), l’uccisione di condannati da parte di animali feroci o altri tipi di esecuzioni (noxii) e i combattimenti tra gladiatori (munera). Le attività seguivano un programma codificato: la mattina c’erano i combattimenti fra gli animali o fra un gladiatore e un animale, all’ora di pranzo si eseguivano le condanne a morte e solo nel pomeriggio si svolgevano i combattimenti fra gladiatori.
Gli ultimi combattimenti tra gladiatori sono testimoniati nel 437, ma l’anfiteatro fu ancora utilizzato per le venationes (uccisione di animali) fino al regno di Teodorico il Grande: le ultime vennero organizzate nel 519, in occasione del consolato di Eutarico (genero di Teodorico), e nel 523, per il consolato di Anicio Massimo.
Gli scavi dei collettori fognari del Colosseo hanno restituito resti di scheletri di numerosi animali domestici e selvatici, tra cui orsi, leoni, cavalli, struzzi.

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