Lo sapevate? Il Viminale è il più piccolo dei sette colli di Roma

Il Viminale è il più piccolo di tutti i sette colli. Il nome sembrerebbe derivare dalla presenza, in passato, di abbondanti piante di vimini e oggi è noto principalmente per la presenza dell’omonimo palazzo, sede della Presidenza del Consiglio dei
Il Viminale è il più piccolo di tutti i sette colli. Il nome sembrerebbe derivare dalla presenza, in passato, di abbondanti piante di vimini e oggi è noto principalmente per la presenza dell’omonimo palazzo, sede della Presidenza del Consiglio dei ministri e del Ministero dell’Interno italiano. Sempre sul Viminale si possono visitare anche le Terme di Diocleziano. Il Quirinale ospita l’omonimo palazzo che è la sede del Presidente della Repubblica italiana.
Il Colle Viminale (in latino Collis Viminalis), 57 metri di altezza nei pressi di piazza San Bernardo, è uno dei sette colli su cui venne fondata la città di Roma. Deve il suo nome alle piante di vimini (Salix Viminalis) che al tempo ne ricoprivano le pendici.
Il Viminale è il più piccolo dei sette colli, si trova tra l’Esquilino a sud-est e il Quirinale a nord e nord-ovest. In epoca romana era delimitato dal Vicus Longus (attuale Via Nazionale), dalla Suburra, e dal Vicus Patricius (attuale Via Urbana).
Questo colle fu annesso alla città dal sesto re di Roma, Servio Tullio. Al tempo di Augusto il Viminale faceva parte della VI regione (rione) – Alta Semita, ed era un quartiere residenziale di medio livello, privo di edifici pubblici, come il vicino Cispius. In via Balbo, in via Panisperna e in via Santa Pudenziana (antico Vicus Patricius) sono stati scavati i resti di ricche case del II e I secolo a.C.
Successivamente, durante il regno di Diocleziano, tra il 298 e il 305 d.C., vi furono erette le Terme, nella zona che si trova alla fine del Vicus Longus, fra il Viminale e il Quirinale.
Nel Rinascimento il tepidarium delle Terme di Diocleziano fu trasformato da Michelangelo, su richiesta di papa Pio IV, che vi realizzò la chiesa di Santa Maria degli Angeli (1561). Vi si trovavano la caserma della III coorte dei Vigiles e le terme dette Lavacrum Agippinae, presso San Lorenzo in Panisperna. L’unica architettura religiosa della zona era il santuario di Nenia.
Altri edifici importanti che sorgono sul colle sono: il Palazzo del Viminale, costruito nel 1923, dove ha sede il Ministero dell’interno; il Teatro dell’Opera di Roma, costruito nel 1879; il Museo dell’Istituto centrale di patologia del libro Alfonso Gallo inaugurato il 1938 da Alfonso Gallo. Attualmente il Viminale fa parte del Rione Monti.
L’elenco ufficiale dei colli è riportato dagli autori Plutarco e Cicerone che, nelle loro opere, parlano appunto di sette colli (in realtà nel centro storico della città ne esistono anche altri tre). I sette colli di Roma ufficiali sono: Aventino, Campidoglio, Celio, Esquilino, Palatino, Quirinale, e Viminale.
Gli altri tre colli, invece, sono: Gianicolo, Pincio e Vaticano. In alcune epoche i colli Gianicolo e Vaticano facevano parte dell’elenco ufficiale, ma in questo non comparivano il Quirinale e il Viminale.
Inoltre, l’orografia subì cambiamenti con la costruzione della città, come è il caso della sella tra Campidoglio e Quirinale tagliata nel II secolo per edificare il Foro di Traiano.
Queste alture non sono isolate, ma compongono un sistema collinare.
I sette colli ospitano alcune delle principali attrazioni che rendono Roma unica. Il colle Celio è quello dal quale si possono ammirare il Colosseo e Via dei Fori Imperiali, il Palatino, che è quello sul quale Romolo fondò, secondo la leggenda, la città di Roma. Qui infatti si trovano i palazzi più grandi, come le residenze di Tiberio e di Nerone. Sul colle Campidoglio, invece, troviamo il centro politico della città moderna. Da questa piazza si può ammirare una delle viste più belle della città.

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