Lo sapevate? I Giardini Vaticani sono il luogo di riposo e meditazione di Papa Francesco

Lo sapevate? I Giardini Vaticani sono il luogo di riposo e meditazione di Papa Francesco. I Giardini Vaticani sono uno spazio naturale, architettonico e artistico di incredibile bellezza e spiritualità in cui Papa Francesco ama passeggiare e meditare. Sono i
Lo sapevate? I Giardini Vaticani sono il luogo di riposo e meditazione di Papa Francesco.
I Giardini Vaticani sono uno spazio naturale, architettonico e artistico di incredibile bellezza e spiritualità in cui Papa Francesco ama passeggiare e meditare. Sono i giardini più antichi della città: in un’area di 23 ettari, sulla collina del Vaticano, vivono in un connubio perfetto fortificazioni medievali, monumenti rinascimentali e barocchi, giardini, parchi, frutteti e addirittura un’area boschiva di 3 ettari. I Giardini occupano due terzi della superficie della città del Vaticano (circa 23 ettari), una grande oasi di verde che quasi fa dimenticare di trovarsi in una città caotica come Roma.
Molte sono le testimonianze storico-artistiche rinvenibili nei giardini: dagli stessi giardini sono ancora visibili, ad esempio, le antiche Mura leonine, le due grandiose torri circolari, dette torre della Radio e Torre Gregoriana.
Molte sono anche le fontane, fra le quali quella della Galera, risultato di tre secoli di elaborazioni e cambiamenti. Un galeone spara getti d’acqua dai suoi cannoni, e papa Urbano VIII lo celebrò con un distico latino. Notevole è la fontana dell’Aquila.
Nei Giardini (che vengono potati dal parroco di Mogoro Don Nicola De Melas) si trovano, oltre alle Mura, alle Casine e ai giochi d’acqua, anche tempietti, santuari e grotte dedicate alla Madonna, ad esempio quella dedicata alla Madonna della Guardia (1917) eretta dal genovese papa Benedetto XV, o la riproduzione della Grotta di Lourdes edificata nel 1902.
I Giardini che sono composti di varie zone (Giardino all’italiana, Giardino all’inglese, Orto del Papa) sono anche sede di uffici statali, come il Palazzo del Governatorato e il Tribunale di Stato, della direzione della radio statale (Radio Vaticana), della Stazione ferroviaria Vaticana e dell’ex Specola Vaticana. Inoltre nei Giardini è presente l’eliporto, il Collegio Etiopico e il Monastero Mater Ecclesiae.
Tra le numerose specie vegetali presenti nei giardini (più di 300), ricordiamo l’eritrina, dai bellissimi fiori rosso scarlatto, diverse sequoie, numerose palme nane e palme delle canarie, cedri, pini, cipressi, lecci, magnolie e alcune maestose cicas, ma anche ulivi, pini, tigli e faggi oltre a diverse piante da frutto, quali ciliegi, meli e peri, nonché curatissime siepi di bosso. In questi ambienti vivono numerose specie di uccelli, dai più comuni passeriformi, agli esotici parrocchetti, ed anche specie interessanti, come il gheppio, la civetta, l’allocco, la volpe, il riccio, nonché alcuni anfibi, come la raganella e il tritone punteggiato, oltre a diversi rettili, quali il biacco, la biscia dal collare, l’orbettino e il saettone, tutti assolutamente non velenosi.
I giardini sono il luogo di riposo e di meditazione del Romano Pontefice sin dal 1279, quando papa Niccolò III (Giovanni Gaetano Orsini, 1277-1280) edificò un edificio solenne sul colle Vaticano, cioè vicino alla Basilica di San Pietro, dove poi trasferì definitivamente la residenza del pontefice. All’interno delle nuove mura, che fece erigere a difesa della sua residenza, il Papa fece impiantare un frutteto (pomerium), un prato (agricoltura) (pratellum) e un vero e proprio giardino (viridarium).
Il periodo di maggiore sviluppo architettonico dei Giardini si ebbe tra il Cinquecento e il Seicento, quando vi lavorano artisti e architetti come Donato Bramante e Pirro Ligorio (sua è la Casina di Pio IV), oltre a pittori e incisori che ritraggono la bellezza del luogo, tra i quali Antonio Tempesta, Giovanni Maggi e Giovanni Battista Falda. La cultura, l’arte e la filosofia rinascimentale influenzano i giardini non solo attraverso l’architettura stessa, ma anche con la costruzione di fontane, statue e tempietti.

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